La presa di posizione della Cisl Fns
Ennesima aggressione presso il carcere Carmelo Magli, dove quattro unità di Polizia Penitenziaria hanno subito violenza da parte di un giovane detenuto nigeriano di 33 anni, lo stesso che due giorni aveva prima tentato di soffocare un agente della Polizia di Stato presso la Stazione ferroviaria di Taranto.
Il recluso con agilità ha tentato di eludere il rientro nella stanza di detenzione, avventandosi contro i quattro Poliziotti che adempivano ai doveri stabiliti dall’ordinamento, procurando loro contusioni e ferite, tanto da determinare prognosi dai 5 ai 7 giorni come certificato dai medici dell’Ospedale SS. Annunziata.
La scia degli episodi susseguitisi negli ultimi tempi nell’istituto ionico ormai non si contano più e, purtroppo, nell’ultimo caso gli operatori feriti sono stati costretti addirittura a trattenersi in servizio, poiché è la carenza di personale ad aver messo in serio pericolo la sicurezza della casa circondariale.
La Cisl Fns rammaricata per l’accaduto e delusa dalla inesistenza dell’amministrazione centrale e periferica non può che sostenere il personale, dichiarando la propria solidarietà e vicinanza ai Poliziotti Penitenziari.
Da tempo le denunce di questa O.S. restano inascoltate nonostante i lavoratori continuino ad essere colti – come più volte denunciato - da stress correlato all’attività lavorativa, poiché il lavoro del Poliziotto Penitenziario è restare chiuso all’interno delle mura del carcere e non essere esposto alla conoscenza della popolazione civile.
Tale lavoro costituisce l’unica presenza capace di fronteggiare ogni problema del pianeta carcere e dei detenuti, compresa la cura e la gestione di malati psichiatrici che dovrebbero trovare la loro collocazione in idonee strutture ospedaliere.
Queste situazioni determinano nei lavoratori uno stato psico-fisico gravoso che, aggiunto alle tantissime ore di lavoro straordinario, determina in maniera esponenziale malattie professionali non riconosciute, oltretutto, dall’Amministrazione.
La CISL FNS proclama lo stato di agitazione e preannuncia l’assunzione di ogni utile iniziativa tesa a garantire e tutelare i diritti dei lavoratori.
Il segretario generale
Erasmo Stasolla