Le perplessità sull’impianto complessivo della relazione governativa
«Esprimo grande perplessità sull’impianto complessivo della relazione governativa, che, tranne che per quel che riguarda la mia persona, non introduce elementi di novità rispetto a quanto emerso dall’indagine giudiziaria. Ne viene fornita, piuttosto, una versione condensata e, proprio per questo, molto imprecisa e anche, mi si consenta, ingenerosa nei confronti della stragrande maggioranza di noi amministratori onesti, che siamo vittima, al pari dell’intera cittadinanza, di questo presunto condizionamento mafioso».
L’ex sindaco Massafra non ritiene sufficientemente motivato il provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale di Manduria.
«Si fa riferimento alla Fiera Pessima 2013, senza specificare che tale evento fu gestito dal commissario straordinario Lombardo e non dall’Amministrazione» fa rilevare Massafra. «Inoltre si parla di affidamento diretto delle successive edizioni, quando invece sono state svolte due gare, una per le edizioni 2014-2015 e l’atra per quella 2016-2017, nella cui aggiudicazione la parte politica, a cominciare dal sottoscritto, non ha avuto alcun ruolo, come è giusto che sia.
Così come nella vicenda delle case popolari, la cui graduatoria è a totale appannaggio di una commissione tecnica in cui la politica non è rappresentata e il cui operato è stato vagliato, su nostra richiesta, dalla Guardia di Finanza, che ha rivisto tutte le posizioni prima che venisse stilata la graduatoria definitiva, peraltro dopo che le posizioni più problematiche erano state sottoposte anche alla valutazione dell’ex IACP, proprio per garantire la piena legittimità della procedura. Se vi fosse stato l’intento di favorire qualcuno, sarebbe stato molto più semplice per la politica non richiedere l’intervento della Finanza!
Infine non posso non segnalare, a proposito della vicenda che vede coinvolto l’ex presidente del Consiglio comunale, che è stato proprio il sottoscritto, in tempi non sospetti, a richiedere e ottenere le sue dimissioni, mentre lo stesso veniva strenuamente difeso dalle forze di opposizione e da quegli organi di stampa che ora si ergono a moralizzatori e che da sempre si distinguono per la doppia morale con cui commentano le vicende politiche della città».
Per Massafra ci sarebbero i margini per presentare un ricorso avverso il decreto di scioglimento del Consiglio.
«Sarebbe opportuno che i cittadini tutti, gli amministratori passati e coloro che aspirano a diventarlo, per una volta insieme, presentassero ricorso avverso il decreto di scioglimento del Consiglio, in modo da ridare al popolo la possibilità di eleggere un nuovo sindaco».