L’intervento nella parte finale della trasmissione di Canale 5 “L’intervista”, condotta da Maurizio Costanzo
«Quell’angolo della Puglia è un Paradiso terrestre. Ma c’è chi vuol pervicacemente costruirvi un depuratore, i cui liquami rischiano di finire in mare».
Romina Power continua a dimostrare di avere a cuore il patrimonio naturalistico dell’area della marina di Manduria. Luogo che, come è noto, è stato scelto per ubicare il depuratore consortile che dovrebbe servire Manduria e Sava.
Nel corso della trasmissione “L’intervista” condotta da Maurizio Costanzo e trasmessa l’altro ieri sera in seconda serata da Canale 5, l’artista di origini statunitensi ha raccontato la propria vita: la fanciullezza, il rapporto con i due genitori (divi di Hollywood ), la storia d’amore con Al Bano, la carriera professionale, i dissidi e la riconciliazione con il cantante di Cellino San Marco. Nell’ultimo segmento di intervista, Maurizio Costanzo ha mandato in onda un filmato che conteneva dei riferimenti agli impegni e agli interessi di Romina Power in questi ultimi anni. E’ comparsa, scelta evidentemente dagli autori, una foto di una manifestazione degli ambientalisti di Manduria e Avetrana in cui ha preso parte la Power, con una scritta in sovraimpressione: “Mi batto per la salvaguardia del territorio pugliese”.
Un vero e proprio assist per l’artista, che non ha esitato da un canto a rimarcare il proprio amore verso questo lembo di Puglia e, dall’altro, la propria determinazione a sostenere la lotta di gran parte delle comunità di Manduria e Avetrana, finalizzata a spostare nell’entroterra l’ubicazione del depuratore consortile.
«E’ un Paradiso terrestre: si coglie un profumo che arriva dalla terra» la descrizione di Romina Power. «C’è tanta luce e un mare bellissimo. Quando ero in gravidanza in attesa dei miei figli, specchiavo i miei occhi negli splendidi colori del mare. Anche le pietre di questa terra sono belle».
Poi ha ribadito la propria contrarietà al progetto che prevede la realizzazione del depuratore lungo la strada provinciale “Tarantina”, ad appena poco più di un chilometro dalla costa.
«E’ assurdo: hanno scelto un luogo attiguo alle Riserve Naturali. Nella Salina, a pochi chilometri dalla zona in cui vorrebbero costruire il depuratore, vi sono i fenicotteri rosa. Lungo la spiaggia nidificano le tartarughe marine. Eppure questa zona potrebbe essere stravolta: c’è chi intende costruire grandi vasche in cui far confluire i liquami della fogna, che, in determinate circostanze, rischiano di arrivare sino in mare. Ho partecipato a grandi manifestazioni di piazza, ma l’estate scorsa fu deciso di inviare un gran numero di poliziotti per far aprire il cantiere. Si rischia lo scempio!».