La nobile finalità: contrastare ogni forma di vandalismo a bordo dei treni, combattere l’evasione tariffaria e garantire maggiore sicurezza ai pendolari soprattutto nelle fasce serali
“Per garantire maggiore sicurezza sui treni regionali occorre favorire la libera e gratuita circolazione del personale appartenente alle forze di polizia e alle forze armate. Per questo l’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Nunziante ci dica se al momento esistono convenzione attive o se la Regione Puglia intenda stipularne delle nuove”.
Lo afferma il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco nell’apposita interrogazione sui protocolli d’intesa tra Regione e Trenitalia.
“Nell’anno 2010 – ricorda Turco – fu stipulata una convenzione che, dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2011, consentiva la libera e gratuita circolazione sui treni regionali della società Trenitalia SpA al personale permanente in servizio di P.G., a condizioni ben precise, sia in divisa, sia in abiti civili. Bene, quel protocollo aveva una nobile finalità: contrastare ogni forma di vandalismo a bordo dei treni, combattere l’evasione tariffaria e garantire maggiore sicurezza ai pendolari soprattutto nelle fasce serali. Tema quanto mai di stringente attualità in un momento storico così delicato per la minaccia del terrorismo”.
“Ora – aggiunge Turco – di quel protocollo non sappiamo più nulla. Non sappiamo se è stato poi prorogato, se è ancora in vigore o se, in caso contrario, la giunta regionale intenda farsi promotrice di un’altra sottoscrizione con Trenitalia. In ciascuna delle diverse ipotesi, chiedo all’assessore Nunziante di estendere la libera e gratuita circolazione anche agli appartenenti alle forze armate, alle stesse condizioni degli appartenenti alle forze di polizia, sul modello delle convenzioni già attive in altre Regioni come Campania, Lazio e Lombardia”.
“Tale intesa – conclude Turco – avrebbe il merito di centrare un doppio obiettivo: garantire sicurezza e tranquillità a bordo dei treni regionali e ridurre sensibilmente i danni quotidiani al materiale rotabile ferroviario”.