«Fu l’Amministrazione a chiedere alla Guardia di Finanza la verifica della documentazione presentata dai richiedenti gli alloggi ex IACP. Nonostante il parere contrario di colui che, in quel periodo, guidava l’ex IACP..»
Il vice sindaco dell’ultima Amministrazione, Gianluigi De Donno, interviene nuovamente per smontare un’altra delle accuse contenute nella relazione di Minniti. Lo fa pubblicando sul proprio profilo facebook la lettera del dirigente dell’ex IACP di quel periodo.
«Mentre l’Amministrazione, pretesamente infiltrata dalla criminalità organizzata, faceva verificare la graduatoria per l’assegnazione delle case popolari alla Guardia di Finanza, l’ex IACP, guidato da un vice prefetto, ci chiedeva di “bypassare le procedure di rito” e assegnare comunque gli alloggi a coloro i quali, come poi svelato dagli accertamenti della Finanza, avevano prodotto delle autocertificazioni non veritiere» ricorda l’ex vice sindaco Gianluigi De Donno. «Se avessimo dato retta allo IACP, quale sarebbe stata la valutazione della Commissione di accesso e poi del Prefetto ed infine del Ministro? Il principio di legalità nella pubblica amministrazione vale solo per i Comuni?».
Nella relazione ministeriale questo passaggio non compare proprio e alla vicenda viene data una luce differente: sembrerebbe che la Finanza sia intervenuta per sanare le anomalie che l’Amministrazione intendeva coprire. La realtà è dunque differente.