Il suo leader, Mimmo Breccia, offre però una lettura differente rispetto al gruppo politico che reggeva l’Amministrazione uscente
Anche il movimento “Manduria Noscia” annuncia un ricorso al Tar per opporsi allo scioglimento del Consiglio comunale. Il suo leader, Mimmo Breccia, offre però una lettura differente rispetto al gruppo politico che reggeva l’Amministrazione uscente.
«Da quando ci è piombata addosso questa inconcepibile e infamante notizia dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune della nostra martoriata Manduria, noi del movimento “Manduria Noscia” non abbiamo battuto ciglio e, determinati come non mai, ci siamo stretti in una sola posizione: opporci con tutte le nostre forze all’atto che decreterebbe la fine per il nostro territorio. Manduria è già vittima di anni e anni di amministratori che, con la loro incompetenza, strafottenza, totale assenza di amore per la propria città e spinti dal solo scopo di ergersi su quel piedistallo che gli consentiva di guardare dall’alto quel popolo del quale si ricordava solo in campagna elettorale, hanno fatto sì che Manduria diventasse lo zimbello di tutti i comuni limitrofi!
Non abbiamo perso tempo a contattare degli ottimi legali amministrativisti per sottoporgli la questione e farci consigliare sul da farsi..».
Il responso è stato positivo. La chiave di lettura è però politica.
«In questi giorni ci hanno confermato che un eventuale ricorso al TAR, sicuramente oneroso, potrebbe avere delle buone possibilità di essere accolto in quanto ciò che è accaduto ha tutte le parvenze di una vera e propria guerra di carattere politico che, spinta ed incentivata da qualche grosso politico manduriano con agganci non indifferenti, aveva come unico scopo quello di non far arrivare in questo momento storico Manduria alle Amministrative perché vi erano grossi rischi di un probabile esponenziale voto di protesta che avrebbe lasciato a casa tutta la vecchia classe politica ed il suo indotto!» è l’opinione di Mimmo Breccia. «Lasciamo agli “altri” queste ridicole corse a chi fa la “dichiarazione” più bella ed altresì prendiamo le distanze da chi ritiene di doversi opporre al decreto con lo scopo di ripulirsi la faccia!
Noi continuiamo a muoverci con tutta la determinazione ormai nota a tutti perché abbiamo un solo obiettivo: il bene di Manduria!
Chi ha sbagliato paghi e non siamo di certo noi a poterlo decidere. Ma una cosa è certa: Manduria ha già pagato abbastanza!
Terremo aggiornati i cittadini sugli sviluppi della nostra iniziativa e, quando arriverà il momento e sarà necessario, lanceremo una vera e propria campagna di sensibilizzazione, raccolta firme e raccolta fondi per affrontare il ricorso al TAR!».