Richiesta la documentazione inerente la discarica dismessa di contrada “Cicci”. Un video
«Abbiamo il diritto di sapere».
I due portavoce della Federazione dei Verdi di Manduria Silvia Biasco e Gregorio Mariggiò hanno prodotto una richiesta di accesso agli atti attraverso la quale chiedono di poter prendere visione (ed eventualmente trarre copia) di tutta la documentazione inerente la dismessa discarica di contrada “Cicci”.
Trasmettendo la copia della richiesta alla stampa, i Verdi hanno anche allegato un video, dal quale si evince lo stato di abbandono del luogo, privo della recinzione installata circa due anni fa, della copertura dei rifiuti e di ogni forma di protezione.
«Tale richiesta è motivata dal pericolo di grave inquinamento ambientale, derivante dallo stato di abbandono in cui versa detta struttura e dall’assenza di qualsivoglia sorveglianza e controllo, almeno sin dal 2009, su quella che potrebbe rivelarsi come una vera e propria bomba ecologica» scrivono Silvia Biasco e Gregorio Mariggiò. «Ricordiamo che tale discarica ha cessato la sua attività nei primi anni 2000 e che non sono mai stati eseguiti gli interventi necessari alla sua corretta chiusura “post mortem”, nonostante sin dal 2002 la società che la deteneva in gestione avesse presentato un progetto per la produzione di energia elettrica da biogas. Tali opere non furono mai eseguite e ben presto al Comune di Manduria risultò impossibile, per una serie di cessioni di rami d’azienda, risalire ai soggetti stessi responsabili ed intestatari dell’autorizzazione».
Una storia, purtroppo, tristemente nota.
«La discarica è rimasta così abbandonata, oggetto di atti vandalici e in balia degli agenti atmosferici, situazione che si protrae tutt’ora, come la documentazione fotografica allegata alla richiesta di accesso agli atti dimostra» proseguono i due portavoce della Federazione dei Verdi di Manduria. «Recentemente essa è stata inserita nell’elenco dei siti inquinati della Regione Puglia ed abbiamo appreso dalla stampa che è destinataria di cospicui finanziamenti regionali, finalizzati alla sua bonifica. Notizie di stampa altresì ci rassicuravano circa l’avvenuto avvio di una procedura di appalto per l’esecuzione di detti lavori. I Verdi di Manduria negli anni hanno segnalato più volte la pericolosità della situazione, aggravata dalla presenza nello stesso sito di un’altra discarica tutt’ora in esercizio e che oggi si appresta ad accogliere ulteriori quantità di rifiuti, tanto da chiederne la caratterizzazione anche in un esposto all’ISPRA».
L’arrivo dei finanziamenti è stato annunciato un paio di anni fa. Sembrava che la strada per la cantierizzazione dell’opera fosse in discesa, invece si attende ancora.
«Ad oggi non ci è dato sapere se questa sia avvenuta, se i lavori di bonifica siano stati appaltati, se i finanziamenti siano stati definitivamente assegnati» concludono Silvia Biasco e Gregorio Mariggiò. «Ciò motiva la nostra richiesta di accesso agli atti, in rappresentanza degli interessi di una cittadinanza che riteniamo abbia diritto a conoscere ogni dettaglio di una situazione da cui può derivare un danno irreversibile per la salute e per il territorio».