All’incontro, in programma alle 19 presso il Circolo Unione, interverrà il sindaco di Parabita Alfredo Cacciapaglia
Il comitato promotore dell’impugnativa avverso il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Manduria si presenta alla città. Questa sera, alle 19, il Circolo Unione di piazza Vittorio Emanuele ospiterà un incontro-dibattito promosso da “amministratori e consiglieri uscenti, nonché da liberi cittadini”, sul tema “Lo scioglimento del Consiglio comunale di Manduria: percorsi giurisdizionali contro un provvedimento immeritato”.
Incontro che servirà per definire la modalità organizzative dell’iter giudiziario e per raccogliere le adesioni per la proposizione del ricorso.
Al dibattito, che sarà introdotto da Giovanni Luigi De Donno, avvocato e già vice sindaco della precedente Amministrazione, e dal magistrato Giuseppe Tommasino, parteciperà Alfredo Cacciapaglia (nella foto in basso), avvocato, sindaco di Parabita, recentemente reintegrato nelle sue funzioni a seguito della sentenza del TAR Lazio di annullamento del decreto di scioglimento relativo a quel Comune, il quale fornirà la propria testimonianza sull’argomento.
Anche il Comune salentino di Parabita fu sciolto in quanto furono ipotizzate infiltrazioni della criminalità organizzata nella macchina politico-amministrativa. L’allora sindaco Alfredo Cacciapaglia, con l’intero consesso, di conseguenza decadde.
In quel centro della provincia di Lecce il provvedimento era stato adottato in seguito ai riflessi dell’operazione “Coltura”, con la quale i carabinieri sgominarono il clan Giannelli. Tra gli arrestati c’era anche Giuseppe Provenzano, ex vicesindaco di Parabita, autodefinitosi, in un’intercettazione registrata dai Ros, “il santo in paradiso” del sodalizio. Secondo le indagini, in cambio di sostegno elettorale, avrebbe dato denaro e assunzioni.
Forse, quindi, una situazione che, almeno sulla carta, sarebbe stata molto più grave rispetto al quadro emerso a Manduria con l’inchiesta “Impresa”.
Oggi Provenzano, che rassegnò le dimissioni da vicesindaco, è libero. Cacciapaglia presentò un ricorso, rivendicando la linearità del proprio operato. La difesa di Cacciapaglia ha dimostrato che le specifiche contestazioni su atti e vicende amministrative erano prive di fondamento perché non vi erano stati comportamenti omissivi e commissivi del sindaco e degli amministratori censurabili in termini di legittimità amministrativa. Ricorso che è stato recentemente accolto dal Tar e, pertanto, sia il sindaco, sia il Consiglio comunale hanno riottenuto le originarie cariche elettive e quelle amministrative.
Il comitato promotore del ricorso a Manduria, presieduto da Antonio Caforio Montesardo, invita a partecipare all’iniziativa sia i cittadini, che le associazioni, i partiti, i gruppi politici.