martedì 26 novembre 2024


08/06/2018 08:19:45 - Manduria - Attualità

E’ il commento a caldo del laboratorio politico progressista “Manduria Lab” al termine dell’incontro con il commissario straordinario Saladino

 

«Piena coincidenza di vedute e buoni presupposti di collaborazione».

E’ il commento a caldo del laboratorio politico progressista “Manduria Lab” al termine dell’incontro con uno dei tre commissari straordinari del Comune di Manduria, esattamente il prefetto in quiescenza Vittorio Saladino, che ha assunto le funzioni di sindaco della città messapica.

«Occasione propizia, questa dell’incontro, per avviare un confronto sulle principali emergenze che riguardano la nostra comunità» sottolinea “Manduria Lab” in una nota diffusa alla stampa. «Ci siamo soffermati innanzitutto sulle tante questioni che ci sono state segnalate nel corso della nostra iniziativa “Domeniche delle Idee” nei quartieri della città, chiedendo maggiore attenzione al decoro urbano, alla sicurezza, alla viabilità, alla gestione dei rifiuti, ma anche all’assenza di servizi di urbanizzazione primaria e di illuminazione pubblica.

Abbiamo poi informato il commissario, dei vari esposti presentati in questi anni riguardanti la questione dei cattivi odori, chiedendo ancora una volta di assumere tutte le iniziative necessarie ad accertarne la provenienza ed intervenire in maniera risolutiva».

Un problema, quest’ultimo, che si trascina da ormai un paio di lustri circa, ma che continua a restare irrisolto.

Tanti gli argomenti trattati nel corso del confronto.

«Ampio spazio è stato dato anche alle tematiche dell’abusivismo commerciale e della sanità pubblica, con un riferimento all’ospedale di Manduria, che merita di essere difeso di fronte a possibili nuovi ridimensionamenti» sostiene ancora “Manduria Lab”. «Infine abbiamo trattato la tematica a noi molto cara dei beni confiscati alla mafia, la cui destinazione ad uso sociale riteniamo possa essere la giusta risposta in termini morali allo scioglimento per mafia dell’ente comunale».

Il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, chiusi da ormai tanti, troppi, anni, è stato un tema trattato dai tre commissari straordinari già nel corso della conferenza stampa di insediamento a Manduria. Da una commissione nominata proprio per “bonificare” la città da possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, il riutilizzo di quei beni sarebbe un segnale importante.

«Possiamo dire di essere rimasti positivamente impressionati dalla conoscenza manifestata dal commissario delle problematiche del territorio, nonostante egli abbia assunto l’incarico da meno di un mese, nonché dalla enorme determinazione (espressa in diversi momenti dell’incontro), di voler affrontare le tante emergenze e il richiamo ad un rapporto di sinergia quotidiano con le forze associative della città.

Manduria Lab continuerà in questi 18 mesi a proporre, consigliare e segnalare, assolvendo al suo compito di raccordo tra la cittadinanza e le istituzioni».











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