Si tratta di un percorso che consente di scoprire paesaggi incontaminati, lungo le tracce storiche del più grande acquedotto d’Europa, pedalando sull’acqua per 500 chilometri, dall’Irpinia al Salento
Presentato ieri sera, presso la ex chiesa di Santa Croce, il libro di Roberto Guido “Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese Cicloesplorazione da Caposele a Leuca”, edito da “Ediciclo”.
All’iniziativa culturale promossa dal Centro di Educazione Ambientale, dal Circolo Legambiente Manduria e dal Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, sono intervenuti Cosimo Chiffi, portavoce del Coordinamento per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, Antonio Licciulli, presidente FIAB Mesagne - Cicloamici, ideatore della ciclovia, e Roberto Guido, giornalista e autore della guida. Modererà i lavori Vito Andrea Mariggiò.
Si tratta di un percorso che consente di scoprire paesaggi incontaminati, lungo le tracce storiche del più grande acquedotto d’Europa, pedalando sull’acqua per 500 chilometri, dall’Irpinia al Salento, passando per il Vulture, l’Alta Murgia e la Valle d’Itria, in un perfetto itinerario gravel. Si segue la condotta storica dell’Acquedotto Pugliese, realizzata tra il 1906 e il 1939, un’opera magnifica di pregiata archeologia industriale. Pedalando su strade secondarie e sentieri sterrati, si attraversano borghi arroccati e incantevoli città del Mezzogiorno ma anche straordinari ambienti naturali.