La bande ha offerto ai congressisti un entusiasmante repertorio classico, unito ad uno altrettanto coinvolgente più popolare
Nella mite serata di una primavera avanzata che già preannunciava l’estate, Manduria accoglie quasi 200 ricercatori giunti da diversi paesi del mondo per partecipare ad un importante congresso internazionale. E lo fa nel chiostro di San Francesco, che apre le porte in occasione dell’esibizione della banda a fiata dell’associazione “Franco Erario”, presieduta dal presidente Gregorio Digiacomo e diretta dalla mano sapiente del maestro Giovanni Durante. La bande locale offre ai congressisti un repertorio classico, unito ad uno più popolare. Dalla Gazza ladra di Gioacchino Rossini al Nabucco di Giuseppe Verdi, dal medley dedicato alle più famose colonne sonore composte da Ennio Morricone fino ad arrivare ai classici della musica napoletana: le note riempiono soavi il chiostro della chiesa.
I leggiadri clarinetti e flauti traversi, uniti alle tonalità potenti di tromboni ed ottoni e alle ritmate “intromissioni” delle percussioni, costruiscono elementi sonori che rimbalzano tra le colonne tardo-rinascimentali (il pozzo centrale e gli affreschi sulle pareti del quadriportico).
Il ritmo spinge molti dei presenti a canticchiare le arie più note o a seguire le note della musica agitando, più o meno a tempo, i piedi e le mani. La disposizione dei partecipanti internazionali, disposti intorno alla banda, colma la distanza tra gli esecutori e gli ascoltatori, creando un’unica visione sonora, che si aggiunge all’armonia di questa terra messapica fatta di ulivi e vigneti.
Maria Gabriella Donà
U.O.S.D. Dermatologia MST, Ambientale, Tropicale e Immigrazione
Istituto Dermatologico San Gallicano
Roma