martedì 26 novembre 2024


24/06/2018 11:33:18 - Manduria - Attualità

Manduria Futura ha deciso di incontrare la gente questa sera alle 19, in piazza Commestibili

 

In piazza per discutere sul ricorso al Tar avverso al decreto di scioglimento del Consiglio comunale.

Manduria Futura, il movimento che ha espresso cinque anni fa, l’ex sindaco Roberto Massafra, ha deciso di incontrare la gente questa sera alle 19, in piazza Commestibili.

Nel contempo ha reso pubblico il testo del ricorso firmato dai legali Angelo Vantaggiato e Gianluigi De Donno (quest’ultimo vice sindaco nell’ultima parte della consiliatura).

«L’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce è culminata, per quanto concerne segnatamente il Comune di Manduria, nell’applicazione di misure cautelari nei confronti di due soli esponenti politici che tuttavia, all’atto dell’esecuzione dell’ordinanza del 4 luglio 2017, non avevano più alcun ruolo all’interno dell’Amministrazione» si legge nel ricorso. «Infatti il primo amministratore, nominato presidente del Consiglio comunale nel 2013, a seguito di contrasti con la maggioranza che sosteneva il sindaco, si era dimesso dalla carica in data 29 dicembre 2015, passando nelle fila dell’opposizione fino al 30 giugno 2017, data in cui aveva presentato le dimissioni da consigliere comunale ed era stato surrogato dal primo dei non eletti della sua lista.

Il secondo amministratore, candidato in una delle quattro liste che appoggiavano l’elezione del sindaco Massafra, era entrato in Giunta il 25 gennaio del 2016. Anche il predetto assessore, tuttavia, era stato estromesso dalla compagine assessorile neppure nove mesi dopo, il 6 settembre 2016. Entrambi i soggetti, al momento della candidatura, erano incensurati.

E che dire della circostanza che, con la stessa ordinanza di custodia cautelare sono stati arrestati i sindaci di due Comuni vicini, ma che, al momento dell’adozione degli atti, per quanto riguarda il primo cittadino di Avetrana, c’è stato il proscioglimento, mentre il consigliere manduriano (Luigi Morgante) che “risulta(va) direttamente coinvolto nell’indagine per favoreggiamento personale”, è andato assolto.

Non possiamo certo non evidenziare che l’esaltazione e valorizzazione dell’indagine penale, in chiave dimostrativa del condizionamento mafioso, si scontra con i sopraggiunti esiti del procedimento penale che stanno rivelando l’inconsistenza (di almeno parte) delle originarie accuse».

Ampia parte del ricorso viene dedicata alle vicende della Fiera Pessima e dell’assegnazione degli alloggi Iacp sulle quali la posizione dell’Amministrazione uscente è già nota.











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