La lettera di Nicola Foggetti alla commissione straordinaria
Non è un quartiere periferico: inizia subito dopo il passaggio a livello di via per Sant’Antonio e abbraccia tutta la zona archeologica della città. Forse proprio la presenza di un sottosuolo ricchissimo di testimonianze della civiltà messapica è però, per certi versi, un handicap per i residenti nella zona. E così, ogni volta che si apre un cantiere per la realizzazione di un’opera pubblica, gli scavi diventano un terno al lotto: se, come avviene quasi puntualmente, spuntano tombe o altre tracce della presenza dei Messapi, i lavori si fermano, le spese crescono a dismisura e i servizi continuano a latitare.
In perenne attesa della rete idrica, di quella fognaria e del metano e stanchi di questa situazione di perenne “stand by”, i rappresentanti del comitato di quartiere “Sant’Antonio si rivolgono alla commissione straordinaria per chiedere di essere ricevuti e per poter quindi esporre i tanti disagi.
Una lettera, in tal senso, è stata inviata dal coordinatore del comitato di quartiere, Nicola Foggetti, disponibile a fornire ai tre commissari straordinari tutta la documentazione relativa ai vari cantieri aperti e “inspiegabilmente” bloccati. L’ultimo a subire la stessa sorte è quello della metanizzazione del quartiere, avviato dall’Amministrazione-Massafra. Realizzato il tronco di collegamento in via per Lecce, i lavori non sono più proseguiti in via Sant’Antonio, via Mandorle d’Oro e via San Martino. Sembrerebbe che le risorse siano terminate e che al Comune si stia cercando di reperirne delle altre.