martedì 26 novembre 2024


05/07/2018 09:10:30 - Manduria - Attualità

Arpa chiede chiarimenti

 

Manduria e Sava favorevoli alle modifiche apportate al progetto del depuratore e, di conseguenza, anche all’apertura del cantiere; Avetrana critica su diversi aspetti dell’elaborato tecnico; Arpa Puglia, invece, non si esprime, in attesa di ottenere dei chiarimenti sul procedimento di riutilizzo delle acque reflue sanificate.

Nella prima parte della conferenza dei servizi sul progetto di fattibilità tecnica ed economica per il riutilizzo dei reflui trattati dal nuovo depuratore consortile e sui relativi scarichi complementari, che si è tenuta l’altro ieri mattina in Regione, le posizioni dei vari enti pubblici si sono cristallizzate. Il commissario straordinario Vittorio Saladino, in rappresentanza del Comune di Manduria, non ha avuto tentennamenti. Ha evidenziato, al contrario, «l’assoluta urgenza circa la realizzazione del depuratore, in considerazione della situazione igienico-sanitaria che deriva dalla necessità di adeguamento del sistema depurativo». Ha segnalato, altresì, «le responsabilità penali, ambientali e contabili derivanti dalla non realizzazione di quest’opera, la cui esecuzione è in discussione dal 1995».

Sulla stessa falsariga la posizione del sindaco di Sava, Dario Iaia, che si è dichiarato favorevole all’intervento, evidenziando «la situazione igienico-sanitaria che deriva dalla necessità di adeguamento del sistema». Iaia ha segnalato altresì «che procederà all’avvio delle azioni che individueranno le responsabilità penali, ambientali e contabili dalla non realizzazione di quest’opera».

A difendere le posizioni degli ambientalisti solo il sindaco di Avetrana, Antonio Minò, che ha espresso «un parere negativo e, quindi, contrario all’intervento relativamente alle componenti riferite alla localizzazione del sistema depurativo (depuratore e scarichi), al sistema di riutilizzo dei reflui, al rischio di inondazione del sito dell’impianto e al disagio sociale generato dalla presenza dell’impianto in un’area a valenza turistica, dove di recente sono state avviate attività di carattere turistico-ricettive».

Mentre la sezione Osservatorio e Pianificazione del Paesaggio della Regione Puglia si è riservata di esprimere il proprio parere di competenza, l’Arpa Puglia ha manifestato delle perplessità, chiedendo dei chiarimenti.

In particolare, Arpa Puglia ha rappresentato che «nell’ambito del procedimento unico de quo, il quale prevede, all’art. 14 la realizzazione di un recapito alternativo all’utilizzo. In riferimento al previsto riutilizzo, in base alle competenze dell’agenzia, Arpa ha chiesto il coinvolgimento del consorzio di bonifica “Arneo” onde comprendere la reale possibilità del recupero e del riutilizzo dei reflui, anche ai fini irrigui. Richiesta sostenuta anche dal Comune di Avetrana.

I lavori sono stati sospesi dopo circa due ore e mezza di discussione, con l’impegno di aggiornarli in una data che sarà comunicata a breve. Probabilmente nel proseguo della conferenza dei servizi saranno invitati, oltre agli enti già coinvolti ieri (non tutti si sono ancora espressi), anche i rappresentanti del consorzio “Arneo”.











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