Bungaro ha ottenuto altri due riconoscimenti: ad ottobre interverrà a Istanbul, per prender parte alle Olimpiadi Internazionali degli Scienziati e, nel 2019, sarà invece presente all’Expo Science Internazional di Abu Dhabi
Ha rappresentato l’Italia insieme ad altre quattro ragazze (due piemontesi e due lombarde) al Milset Expo-Sciences Europe che si è svolto, nei giorni scorsi, a Gdynia, in Polonia. In questo contesto, che ha riunito i baby scienziati di tutta l’Europa, ha avuto la possibilità di presentare il proprio progetto, assolutamente innovativo, relativo al trattamento delle patologie cardiovascolari. Il frutto della propria ricerca medica e dell’applicazione del proprio genio nella chirurgia vascolare è valso a Giuseppe Bungaro, 18 anni, studente dell’IISS “Del Prete” di Sava altri due straordinari premi internazionali.
«Ad ottobre volerò a Istanbul, per prender parte alle Olimpiadi Internazionali degli Scienziati e, nel 2019, sarò invece presente all’Expo Science Internazional di Abu Dhabi» annuncia, con orgoglio, il giovane studente di Fragagnano.
Altri due riconoscimenti alle sue indubbie qualità, oltre che al suo intuito e alla sua predisposizione per la ricerca medica.
«E’ stata una bellissima esperienza» racconta Bungaro appena rientrato dalla Polonia. «Una settimana intensissima, vissuta a contatto di gomito con miei coetanei, ma anche con ragazzi universitari di tutta Europa. Ognuno di noi ha presentato un progetto. Il mio riguarda la ricerca medica, quelli delle altre quattro ragazze italiane, invece, spaziavano fra l’informatica e la chimica».
Già la sola presenza in un contest così prestigioso, per rappresentare il proprio Paese, sarebbe stato un grande successo per il giovane scienziato di Fragagnano. Ma Bungaro, dalla Polonia, è ritornato con altri due eccellenti premi: potrà illustrare il proprio progetto in altre due vetrine scientifiche internazionali.
«Il progetto riguarda gli impianti di endoprotesi/stent e ruota intorno alla loro struttura, la quale è stata da me modificata utilizzando nuovi materiali che, lavorando in sinergia, conferiscono alcune importanti proprietà alla protesi, evitando lo stato infiammatorio della parete vasale e il formarsi di eventi cardiovascolari che, talvolta, portano alla morte» ci spiega il giovane scienziato Giuseppe Bungaro.
Un vero e proprio talento, che è potuto emergere grazie agli stimoli della sua scuola e alla fiducia per le sue capacità riposta da due esperti del settore.
«Devo tanto alla mia scuola, il “Del Prete”, al dirigente scolastico Alessandro Pagano, alla mia docente di Scienze Maria Totaro e al dirigente del reparto di Cardiologia Interventistica ed Endovascolare presso il “M. Cecilia Hospital” di Cotignola, Fausto Castriota, e al cardiochirurgo presso il “Città di Lecce Hospital”, Luigi Specchia, che hanno creduto in me».