«Quello dei beni confiscati alla mafia è sempre stato un argomento a cui “Manduria Lab” e le realtà che ne sono parte integrante, hanno tenuto particolarmente, sollecitando in ogni modo possibile le varie amministrazioni che si sono succedute»
Il laboratorio politico progressista “Manduria Lab” plaude all’iniziativa della commissione straordinaria che amministra la città messapica sul riutilizzo di due dei beni confiscati alla mafia.
«Grazie ai commissari di governo del Comune di Manduria per aver ascoltato la nostra voce sul tema dei beni confiscati» la presa di posizione di “Manduria Lab”, che poi ricorda tutte le iniziative promosse per utilizzare a fini sociali quei beni. «Circa un anno fa si svolgeva l’iniziativa “Manduria Bene Comune”, grazie alla quale presentavamo alla città le risultanze di una lunga attività di ascolto e condivisione tra associazioni, addetti ai lavori e istituzioni, sul tema dei beni comuni.
Quello dei beni confiscati alla mafia è sempre stato un argomento a cui “Manduria Lab” e le realtà che ne sono parte integrante, hanno tenuto particolarmente, sollecitando in ogni modo possibile le varie amministrazioni che si sono succedute.
Manduria possiede oltre 30 tra immobili e terreni, confiscati alla mafia; un patrimonio che merita di essere riqualificato e restituito alla comunità sotto forma di servizi sociali.
Questa necessità è divenuta più forte alla luce dei recenti fatti che hanno coinvolto l’ente comunale, il cui scioglimento per mafia secondo noi doveva coincidere con un impegno maggiore sull’argomento».
“Manduria Lab” ha riferito di questa sua attività, oltre che chiaramente dell’esigenza di non lasciare ulteriormente in uno stato di completo abbandono questi beni, alla commissione straordinaria.
«È per questo che al suo insediamento, abbiamo immediatamente sollecitato l’Amministrazione Commissariale su questo tema, informando i commissari di governo di quanto di nostra conoscenza e chiedendo l’inserimento all’ordine del giorno dell’agenda amministrativa cittadina, il tema dei beni confiscati alla mafia» si legge nell’ultima parte del comunicato di “Manduria Lab”. «Apprendiamo con sollievo che il Comune di Manduria ha avviato le procedure per intercettare i fondi europei, utili per il recupero di alcuni di quei beni confiscati alla mafia ed esortiamo ancora l’Amministrazione a proseguire su questa strada».
Com’è noto, la commissione straordinaria ha puntato, inizialmente, su due beni confiscati alla criminalità organizzata che si trovano in un’area adiacente alla litoranea, a San Pietro in Bevagna: si tratta di una zona utilizzata come parcheggio (non si sa bene con quali autorizzazioni) e di uno stabile, che ha a lungo ospitato una pizzeria, che si affaccia al mare.