Si tratta di un’area, peraltro, che è facilmente raggiungibile dai diversamente abili, ma non più praticabile proprio per la presenza di questi rifiuti e di una “distesa” di alghe
Un esposto del Gruppo Operativo Territoriale della Lega Consumatori di Manduria per segnalare alle autorità preposte lo stato di abbandono, e la conseguente trasformazione dell’area in discarica a cielo aperto di varie tipologie di rifiuti, di un tratto di spiaggia di Torre Colimena, a ridosso delle Riserve Naturali.
Area, peraltro, che è facilmente raggiungibile dai diversamente abili, ma non più praticabile proprio per la presenza di questi rifiuti e di una “distesa” di alghe.
A segnalare alla Lega Consumatori la situazione è stato un cittadino di Torre Santa Susanna.
«Lungo il bordo di un’insenatura adibita a ricovero di piccoli natanti di diportisti e pescatori, esiste una spiaggia facilmente accessibile soprattutto ai disabili e che, proprio per questo uso, potrebbe essere attrezzata con pochi e non invasivi interventi rispettando il naturale ambiente marino» scrive il presidente della Lega Consumatori di Manduria, Francesco Rainò, nell’esposto. «La spiaggia è ricoperta da una distesa di posidonia, che con i calori estivi va in putrefazione.
In quest’area vengono scaricate diverse tipologie di rifiuti: dalle barche distrutte alle classiche bottiglie di plastica, e ancora batterie dei motori marini buttate in mare, pneumatici, scarti di manufatti in presumibile amianto. Sulla spiaggia sono presenti, e a volte nascosti, ormeggi abusivi costituiti da cime ancorate per l’ormeggio di piccoli natanti.
La segnalazione oggetto dall’esposto presentato oggi nasce dalla sensibilità di un nostro associato che ha provveduto personalmente e spontaneamente alla raccolta di alcuni sacchi di rifiuti per liberare un’area della spiaggia, ma ovviamente non è possibile bonificare un tale “disastro”.
È pregevole la sensibilità verso il nostro territorio di un cittadino non residente ed è monito per tutti noi manduriani a seguirne l’esempio.
Grazie alla maggiore consapevolezza dei beni ambientali e grazie allo sforzo profuso anche dalle associazioni ambientaliste locali, non possiamo non farci carico di questa segnalazione da parte di un consumatore attento a queste problematiche, che facciamo nostra e per questo ci appelliamo alle autorità interessate affinché venga messo in atto (pur tardivo per questa stagione estiva) un progetto di bonifica e soprattutto di tutela anche con la repressione prevista dalla legge verso coloro che “sottovalutano” l’ambiente proprio nell’interesse primario della collettività sia come salute che come sicurezza e incolumità pubblica».