Alle 18 i funerali. Proclamato il lutto cittadino
Myriam aveva scelto la Calabria per trascorrere un paio di giorni di vacanza. Il Pollino come meta per lasciare la cappa di afa e l’umidità a volte asfissiante della propria terra.
Insieme a lei Claudia, l’amica di tutta la vita. Le univa l’amore per il proprio lavoro (erano entrambe modelle e ragazze immagine), ma anche la stessa voglia di divertirsi e di affrontare la vita con spensieratezza. “La stessa semplicità, la stessa bellezza, la stessa semplicità” ha scritto Viviana, un’amica di entrambe.
Neppure la sorte è riuscita a dividere Miryam da Claudia, che hanno perso la vita travolte dalla piena del torrente Raganello. Due giovani vite spezzate. Amicizie, legami ed attimi di vita quotidiana che in solo un istante sono stati spazzati via, sconvolgendo le comunità dei due paesi in cui Miryam e Claudia erano nate: Torricella e Conversano.
“Lo spirito vitale che hai sprigionato nella tua giovane vita continuerà a sostenerci” scrive ancora Viviana ricordando Miryam, volata in cielo ad appena 27 anni. “Non ti abbiamo perduta: vivi e vivrai per sempre nei nostri cuori..”.
Nel suo profilo facebook c’è ancora l’ultimo lavoro di Miryam, caricato una decina di giorni fa: la partecipazione ad un videoclip musicale.
“Continuerai a ballare con gli angeli”, l’ultimo saluto di un altro conoscente di Miryam.
LUTTO CITTADINO - Lutto cittadino nella giornata dei funerali di Miryam Mezzolla, la giovane donna di Torricella che ha perso la vita durante l’escursione nelle gole del Raganello. Saranno celebrati alle 18 da don Antonio Quaranta, parroco della chiesa della Santissima Trinità. Il corteo funebre partirà dall’abitazione della famiglia Mezzolla (via Svizzera 10), per poi raggiungere la parrocchia che ha visto crescere Miryam.
Per l’estremo saluto a Miryam, i genitori hanno espresso un desiderio: non fiori ma opere di bene per onorare il ricordo della loro figlia.
La salma di Miryam è arrivata ieri sera nel piccolo centro dell’area orientale della provincia di Taranto. L’intera comunità si è stretta attorno al dolore del papà Antonio, della mamma Anna, della sorella Angelica e degli altri familiari.