martedì 26 novembre 2024


24/08/2018 06:56:49 - Manduria - Attualità

«Non disponiamo ancora di dati ufficiali, ma abbiamo la sensazione che anche quest’anno il consuntivo delle presenze dei turisti sia positivo»

 

Il presidente di Confcommercio, Dario Daggiano, inizia a tracciare un bilancio della stagione estiva che, ormai, vive gli ultimi scampoli: ancora pochi giorni e poi le abitazioni della marina si svuoteranno, in quanto le famiglie manduriane sono attratte dall’imminente festa patronale in onore di San Gregorio Magno.

«Vorrei rimarcare innanzitutto un dato» afferma Daggiano. «Gli imprenditori hanno ripreso ad investire lungo la nostra fascia costiera. Prima dell’inizio dell’estate, sono stati inaugurati 7-8 nuove strutture, fra bar, ristoranti e lidi. Strutture disseminate lungo la costa, nel tratto compreso fra Torre Colimena e Torre Borraco, passando da San Pietro in Bevagna.

C’è insomma fiducia nella possibilità di lavorare con i turisti. Ciò segna una inversione di tendenza rispetta al passato».

Nuovi investimenti e, di riflesso, nuova occupazione. Però, soprattutto nel mese di luglio, si è avuta la sensazione che lungo la zona marina di Manduria ci sia stata meno gente.

«Fra qualche giorno disporremo dei dati ufficiali e avremo, quindi, un riscontro a questa sensazione. Io ho una mia convinzione: quest’anno la gente si è distribuita maggiormente sui locali lungo tutta la costa, non concentrandosi, insomma, solo nel centro di San Pietro in Bevagna. Solo apparentemente, quindi, c’è stata meno confusione.

Le presenze ci sono state e, da quel che mi riferiscono gli associati, sono state anche tante. Mi è stato anche fatto presente che, rispetto alla scorsa stagione, sono aumentate le presenze degli stranieri».

I problemi, anche quest’anno, sono stati tanti. Decisamente di più rispetto al passato.

«Sia in città che a San Pietro in Bevagna e lungo la litoranea, spesso è andata in tilt la pubblica illuminazione. E’ accaduto lungo corso XX Settembre a Manduria, ma anche nella piazzetta centrale di San Pietro in Bevagna e per tratti della litoranea. Ciò ha provocato danni agli operatori commerciali (si ricavava la sensazione di vivere in posti senza turismo),. ma anche disagi alla gente: la litoranea già non dispone di marciapiedi, se poi si è costretti a camminare anche al buio, i rischi sono davvero tanti».

Infine lo “scandalo” dell’estate 2018: parco archeologico chiuso e museo dell’ex convento degli Agostiniani aperto solo negli orari di lavoro dei dipendenti della Soprintendenza (sabato e festivi, pertanto, chiuso).

«Abbiamo più volte sollecitato la commissione straordinaria a riaprire il parco archeologico. Peraltro ben due cooperative avevano presentato un progetto finalizzato proprio alla gestione per cinque mesi della struttura: “Spirito Salentino”, di Manduria, molto attiva in città, e una coop di Pulsano che gestisce il parco di Saturo. Entrambe, dunque, cooperative qualificate, che dispongono di guide autorizzate e riconosciute.

Era arrivata al Comune anche una proposta per la gestione del museo della Seconda Guerra Mondiale allocato nell’ex convento delle Servite. Entrambi i bandi furono pubblicati dalla precedente gestione commissariale. Abbiamo avuto la sensazione che, proprio perchè l’iter era iniziato con la dott.ssa Garufi, gli attuali commissari abbiano congelato tutto, sostenendo che vi fossero altri problemi importanti da affrontare..

Si tratta di strutture che hanno un notevole appeal fra i turisti. Non si possono tenere chiuse, oppure a mezzo servizio, rimandando indietro i turisti».











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