Dal profumo del mosto di una volta all’aria irrespirabile di oggi
Fino ad un po’ di anni fa, questo periodo, a Manduria, era caratterizzato dai profumi del mosto che, quasi ad ogni angolo delle strade, si sprigionavano dai piccoli palmenti a conduzione familiare. Un rito, quello della vendemmia, e, poi, la festa: quella di pigiare l’uva di Primitivo, ricavandone il nettare così pregiato.
Negli ultimi anni, per tutti i dodici mesi, l’aria della città è invece ammorbata da un odore insopportabile. Si sprigiona in qualsiasi ora della giornata, in particolare nei quartieri a nord e nord-est di Manduria. Con determinati venti, questi cattivi odori si diffondono nel resto della città.
Tante le proteste in questi anni, ma ancora non si riesce (o, secondo alcuni, non si vuole) a risalire alle fonti.
In questi giorni di festività patronale non è stato semplice uscire da casa. Molta gente si è barricata nelle proprie abitazioni, “sigillando” le finestre.
Ancora una volta partiti e movimenti si fanno portavoce delle proteste dei cittadini.
Il movimento “Manduria Lab”, invece, ha scritto alla commissione straordinaria per sollecitare un intervento, dando seguito all’esposto presentato circa un anno fa, corredato da una petizione.
«Da allora non abbiamo avuto alcuna risposta» si legge in una nota di “Manduria Lab”. «Alla commissione straordinaria chiediamo un rapido accertamento della provenienza delle emissioni odorigene, diffuse e continue, nell’abitato».
Questo il testo della lettera.
«Il 25 ottobre scorso questo laboratorio politico indirizzó all’attenzione della precedente amministrazione Commissariale del Comune di Manduria un esposto, correlato da una petizione sottoscritta da centinaia di cittadini, con il quale chiedeva di assumere tutte le misure necessarie all’accertamento degli odori nauseabondi che interessano la città di Manduria.
Facciamo presente che, nonostante sia trascorso quasi un anno, nessun riscontro è stato dato al suddetto esposto e non risulta che siano state adottate misure di ricerca della fonte di provenienza, utili a contrastare tali episodi e difendere la salute pubblica.
Nel contempo, gli episodi relativi i cattivi odori non sono affatto diminuiti, come dimostra la cappa maleodorante diffusa nella giornata di ieri in tutta la città e particolarmente evidente a causa dell’enorme partecipazione popolare registrata in concomitanza con i festeggiamenti del Santo Patrono; festeggiamenti che sono stati indubbiamente funestati da questa piaga ormai nota a tutta la popolazione.
Chiediamo dunque con maggiore forza di prendere in considerazione questa nostra e assumere senza ulteriore indugio, tutte le iniziative che riterrà opportune al fine di determinare le cause di questo fenomeno divenuto insopportabile».
Intanto che chi avanza la proposta di organizzare, nei prossimi giorni, una manifestazione di protesta di piazza.