Tanti bambini presenti: forse per la prima volta hanno potuto avvicinare e toccare con mano il meraviglioso mondo selvatico
Suggestivo e spettacolare. La liberazione di una quarantina di animali selvatici (tantissimi gheppi, assioli, civette, gufi, uno splendido esemplare di barbagianni e ancora sette ricci, quattro volpi e una volpoca) ha emozionato i tanti bambini presenti alla cerimonia, ma anche gli adulti. Un momento spettacolare, che ha visto questi animali riconquistare i loro spazi e la loro vita. Un momento che ha felicemente stupito i bambini di due centri ludici di Manduria (“Il Melograno” e “C’era una volta”), che hanno voluto essere presenti a questo evento in compagnia dei loro genitori: forse per la prima volta hanno potuto avvicinare e toccare con mano il meraviglioso mondo selvatico.
All’interno del bosco “Cuturi”, una splendida oasi delle Riserve Naturali, sono arrivati, con i tanti animali cui donare nuovamente la libertà, gli operatori dell’Osservatorio Faunistico di Bitetto, con responsabile Maria Carmela Sinisi, con la collaborazione del Dipartimento di Medicina Veterinaria: erano presenti il docente universitario e responsabile del centro Antonio Camarda, la funzionaria della Regione Puglia Grazia Nardelli, il veterinario Roberto Lombardi e gli operatori Mario Rella e Antonio Fiore. Ad accoglierli il direttore delle Riserve Naturali, Alessandro Mariggiò, e il direttore sanitario del Centro di Primo Soccorso della fauna selvatica in difficoltà o ferita delle Riserve, il veterinario Patrizio Fontana, che collabora con l’Osservatorio Faunistico regionale di Bitetto..
«Nel nostro centro curiamo circa 2.000 animali ogni anno: dai lupi (come è successo proprio con il cucciolo che è arrivato dal vostro Centro di Primo Soccorso l’altro ieri), sino alla tartarughe» ha reso noto il dott. Camarda. «Li curiamo e poi li rimettiamo in libertà. Il nostro centro è aperto sette giorni su sette e garantisce la presenza fissa di almeno un veterinario. E’ importante che in ognuno di voi si sviluppi una sensibilità tesa a tutelare la biodiversità».
Prima del rito della liberazione, ai tanti bambini Alessandro Mariggiò ha chiesto di rispettare sempre fauna e flora e di segnalare al Centro di Primo Soccorso la presenza di eventuali animali feriti.
I bambini e i tanti adulti presenti hanno poi avuto la possibilità di ammirare da vicino questi splendidi animali e di assistere al suggestivo momento del loro rilascio in natura.