Si procede a grandi passi verso la archiviazione di una stagione balneare che in provincia di Taranto – soprattutto per le incertezze climatiche - non è stata esaltante
«In Puglia è stata scritta una pagina nera per l’impresa balneare italiana. La chiusura del Samsara di Gallipoli è un duro colpo non solo per gli imprenditori colpiti da questa sentenza del Consiglio di Stato, ma per tutta la categoria».
E’ questo il commento a caldo del presidente provinciale del SIB, il sindacato delle imprese della balneazione, Vincenzo Leo, che si è detto amareggiato per l’esito di una sentenza «che è andata ben oltre i limiti del diritto - garantito dalla Costituzione - del fare impresa. Sarebbe stata accettabile una sanzione, una sospensione momentanea dell’attività, ma mai e poi mai la cancellazione, con un colpo netto di accetta, di un’impresa. Non è in questo modo che si riscrivono le regole e che si incentiva il turismo di qualità. Il SIB Taranto esprime piena solidarietà ai colleghi del Samsara e al sindacato che li rappresenta».
Intanto si procede a grandi passi verso la archiviazione di una stagione balneare che in provincia di Taranto – soprattutto per le incertezze climatiche - non è stata esaltante.
«Nelle prossime settimane si tireranno le somme in occasione della consueta assemblea provinciale di categoria dove si farà il punto dell’estate 2018, guardando già alla prossima stagione balneare e alle questioni da portare avanti nel lavoro di confronto ai tavoli istituzionali: innanzitutto la battaglia contro la Bolkenstain, la problematica della corrosione costiera, i piani comunali di costa in assenza dei quali è difficile programmare nuovi investimenti, la questione dei depuratori».
E a tal fine vi è una importante novità per il versante orientale della costa. Nell’ultima riunione operativa presso l’assessorato regionale ai Trasporti in merito alle problematiche del Canale Ostone – era presente per la Confcommercio, il presidente del SIB, Vincenzo Leo - è stato dichiarato che il depuratore di Lizzano che scarica nel canale ed entrato a regime nel marzo scorso è perfettamente funzionante e le acque rispettano i parametri stabiliti dalla legge.
Il tavolo tecnico ha deciso di accelerare le procedure per la VAS per autorizzare i lavori al Consorzio di Bonifica per la pulizia e manutenzione del canale ed accelerare la procedura per la creazione del buffer ecologico da parte dell’Acquedotto per far fluire, interrate e non a vista, le acque depurate.
«L’opera, già finanziata, è molto importante per il turismo di Lizzano e le aree dell’Isola amministrativa di Taranto», commenta soddisfatto Vincenzo Leo, «e porta finalmente a compimento un percorso iniziato nel 2010. Determinante a tal fine l’intervento del presidente della Regione, Michele Emiliano. Intanto, è di queste ore la protesta, proprio in questo tratto di costa, degli operatori del settore balneare che si sono visti chiudere -senza alcun preavviso - un tratto di 4 km di litoranea, dalla zona Torretta sino a località Bagnara. Il provvedimento sarebbe ascrivibile al pericolo di crollo proprio sul canale Ostone. Sarebbe bastato attendere un paio di settimane, sostengono gli operatori, per dare modo di chiudere serenamente una stagione balneare che è partita in ritardo e proseguita tra molte incertezze».