«Se le spiagge libere sono il punto di forza del nostro territorio, l'unicità che ci contraddistingue, tanto vale tenerle pulite e fornire i servizi che mancano!»
“Pulire le spiagge di San Pietro”.
Non un’iniziativa di protesta. Non un’idea promossa da gente del posto.
Protagonisti del progetto “San Pietro Clean Up” sono stati una ventina di villeggianti di ogni parte d’Italia: di Torino, Roma, Pavia, Taranto, della provincia di Bari e di Brindisi. A loro, di volta in volta, si sono aggregati anche i manduriani.
«Siamo nati ufficialmente questa estate, ad agosto, ma l’idea ci era venuta già l’anno scorso» raccontano i promotori di “San Pietro Clean Up”. «Tutto è partito dalle conversazioni che ci capitava di sentire sotto gli ombrelloni, fra i tanti turisti che avevano scelto la costa tarantina per le vacanze estive. Molti di loro tornavano in Puglia per la seconda volta, dopo aver visitato tutti i luoghi canonici del Salento: hanno scelto il litorale di Manduria proprio perché qui riescono a provare quella autenticità e quella naturalezza oramai sempre più rara nel sovraffollato e ipersfruttato Salento.
Piuttosto che affogare nella calca di Gallipoli o Punta Prosciutto avevano preferito San Pietro in Bevagna o Campo Marino, proprio perché (testuali parole) "il mare è lo stesso ma la gente è più ospitale e non ti senti un pollo da spennare".
I migliori apprezzamenti sono stati proprio per le nostre spiagge. Tutti ci dicevano di non aver mai visto una spiaggia libera così lunga e incontaminata, abituati com'erano alla Liguria o alla riviera romagnola, dove le spiagge pubbliche sono poche, piccole e sovraffollate. Ciò che però a loro dire mancava in compenso sono i servizi, cosa che i lidi privati garantiscono sempre, primo fra tutti quello di pulizia. La critica più grande è stata verso i mozziconi di sigaretta, che troppa gente butta ancora per terra nascondendoli fra la sabbia.
Così è partita la nostra sfida: se le spiagge libere sono il punto di forza del nostro territorio, l'unicità che ci contraddistingue, tanto vale tenerle pulite e fornire i servizi che mancano!».
QUANTI SIAMO E COME PULIAMO
Il nostro gruppo conta una ventina di volontari, di tutte le età e di ogni provenienza. C è chi viene da Torino, Roma, Pavia, Taranto, dalla provincia di Bari e di Brindisi. Poi naturalmente c è la gente del posto che fino ad ora ha risposto sempre positivamente alle nostre iniziative, aggregandosi volta per volta.
Di norma annunciamo le nostre future azioni sui nostri canali social Facebook e Instagram. Diamo un orario e un appuntamento e poi cominciamo a pulire con chi si aggrega al gruppo.
Le cicche le raccogliamo a mano, una per volta. Altri tipi di immondizia invece la setacciamo (usiamo le trame delle zanzariere!), anche perché si possono trovare cose pericolose come aghi, ami, chiodi arrugginiti e ferraglia.
COSA ABBIAMO FATTO
Nel mese di agosto 2018 abbiamo effettuato una media di due pulizie a settimana, nei quadranti di spiaggia che vanno da Via degli Olmi al Fiume Chidro.
Oltre alle pulizie standard abbiamo fatto anche due "azioni di pulizia straordinaria".
La prima è stata aver ripulito la foce del Chidro risalendo il corso del fiume fino al canneto. Abbiamo usato delle canoe e la mole di immondizia che ne è uscita è stata impressionante: bottiglie, confezioni di shampoo, imballaggi vari invadevano i nidi delle gallinelle d'acqua che popolano il canneto. Dopo la nostra azione la situazione è migliorata e speriamo perduri nel tempo.
La seconda è stata invece una pulizia mattutina all'indomani della notte di ferragosto. Siamo rimasti in spiaggia dopo la festa e all'alba abbiamo raccolto (per quanto possibile) il grosso della spazzatura lasciato abbandonato sulla spiaggia.
Oltre alle azioni di pulizia abbiamo lanciato anche il "primo posacenere pubblico" di San Pietro in Bevagna. Si tratta di un semplice vaso da giardino dove i bagnanti possono gettare i mozziconi di sigaretta. Su di esso campeggia un cartello con la scritta "buttami qui".
Per adesso ne abbiamo realizzato solo uno e posto sulla spiaggia di fronte via degli Olmi. L'esperimento può dirsi riuscito poiché giornalmente il posacenere raccoglie dalle 30 alle 40 cicche, che poi a fine giornata buttiamo nella spazzatura e che quindi non finiscono sulla spiaggia.
È un esempio di servizio pubblico che manca ma che i bagnanti hanno molto apprezzato. È quasi diventato un luogo di ritrovo fra fumatori, che puntualmente si alzano e vanno a consumare la loro sigaretta vicino al posacenere, evitando quindi di dare fastidio agli altri bagnanti.
PROPOSITI PER IL 2019
L’anno prossimo vogliamo ripartire alla grande, portando dalla nostra più gente possibile.
Vogliamo fare di tutto per crescere di numero, anche perché abbiamo notato che non siamo per fortuna gli unici che hanno a cuore la salvaguardia delle spiagge libere. Ci sono molti singoli, molte persone che autonomamente puliscono come possono il loro pezzettino di spiaggia e che, appena ci vedono, subito si uniscono a noi per darci una mano. Insomma, un po' di sensibilità c'è, basta solo strutturarla, darle una forma, un metodo e una organizzazione.
Vogliamo inoltre moltiplicare i posacenere e dislocarli lungo tutto il litorale, o almeno nei tratti più affollati.
PULIRE & AGGREGAZIONE
Sin dalle prime volte abbiamo scoperto che in queste azioni di pulizia si riusciva a fare della aggregazione positiva. Non solo siamo diventati più amici fra noi, ma abbiamo anche allargato la nostra rete di conoscenze, il che è una cosa bellissima perché alla fine vivere in un posto vuol dire relazionarti e condividere esperienze con gli altri che sono accanto a te.
“Inoltre abbiamo capito una cosa importantissima: pulire è forse il modo migliore per sentirsi parte integrante di un territorio. E’ come prendersi cura di casa propria. Quando uno è a casa di certo non butta immondizia sul pavimento, anzi fa di tutto per rendere il posto dove vive il più confortevole e bello possibile. Allo stesso modo pulendo la spiaggia noi ci sentiamo più legati a San Pietro in Bevagna, e in un certo senso diventiamo un po’ più manduriani; smettiamo di essere dei semplici turisti, smettiamo di essere di passaggio e cominciamo a mettere qui le nostre radici.” (Marco)
ALCUNE CONSIDERAZIONI
"Faccio tutto ciò perché volere bene alla natura significa volere bene a se stessi e agli altri. E perché è giusto restituire del bene ad un luogo che di bene me ne ha sempre dato tanto, senza risparmiarsi" (Giuseppe)
“San Pietro in Bevagna è per me CASA da ben 21anni, e grazie a questo gruppo fantastico posso renderla e viverla come tale.”
(Francesco)
“Faccio questo perché sarebbe un peccato non godere di questo mare e questa spiaggia anche quando saremo più in là con gli anni. È facile dire voglio una spiaggia pulita,il difficile è adoperarsi per far si che ciò sia possibile.” (Pierpaolo)
“Personalmente amo la spiaggia libera. Mi dà quella sensazione di tranquillità e di spensieratezza che difficilmente trovo altrove. Per questo voglio che resti pulita e accessibile a tutti.” (Andrea)