martedì 26 novembre 2024


01/10/2018 10:21:51 - Manduria - Attualità

L’intervento di Manduria Migliore sulla vicenda dell’illuminazione votiva al cimitero

 

«Davvero non finisce più di sorprenderci ciò che accade nel nostro Comune, dove l’eccezione diventa spesso e volentieri la regola».

Manduria Migliore commenta la decisione del dirigente dell’Ufficio Tecnico di disattivare tutte le utente dell’illuminazione votiva del cimitero il 20 ottobre, non solo ovvero quelle morose.

«E’ una decisione che non ha un atto di indirizzo da parte della Commissione straordinaria» ricorda Manduria Migliore. «Saranno disattivate tutte le utenze relative alle lampade votive, a meno che, e qui c’è del vero e proprio genio, non si dimostri di aver pagato le ultime 5 annualità. Ovviamente si sono immediatamente create file chilometriche davanti all’Ufficio di gente che ha perso anche l’intera giornata solo per dimostrare di essere in regola.

Questo procedimento, in termini legali, prende il nome di inversione dell’onere della prova ed è notoriamente molto gravoso da sostenere poiché la parte, in questo caso il cittadino, deve dimostrare di essere in regola esibendo le ricevute dei pagamenti effettuati, invece della normale procedura in cui l’Ente controlla i propri conti ed interviene solo nei casi di morosità.

Se andiamo a guardare ciò che ha stabilito l’Autorità per l’energia elettrica, sulle utenze private non si può sospendere la fornitura senza prima aver mandato una raccomandata al cliente.

Evidentemente i defunti hanno meno diritti dei vivi!

Prevediamo nell’immediato futuro un fiorire di procedimenti per interruzione di pubblico servizio (e conseguente risarcimento del danno) da parte dei cittadini, con corrispondente grande mole di lavoro per l’Avvocatura comunale e notevoli spese a carico delle povere casse comunali per le costituzioni in giudizio e i risarcimenti. Ad ogni modo, posto che gli uffici comunali davvero non riescano a stabilire autonomamente chi ha pagato e chi no (cosa incredibile, ma tant’è) crediamo davvero indecoroso porre un termine tanto breve, congestionando gli uffici di un traffico che non sono in grado di gestire e costringendo chi ha sempre rispettato le regole a dimostrare di averlo fatto.

Il problema principale è che,da troppo tempo, tra le mura dell’Ente manca ciò a cui i nostri concittadini, siano essi vivi o defunti, avrebbero pieno diritto, un pizzico di rispetto».











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