Salvatore Mero, presidente della sezione di Manduria, eletto nel Consiglio della Federazione provinciale
Riconfermato Alfonso Cavallo alla presidenza di Coldiretti Taranto, votato all’unanimità dai presidenti di sezione partecipanti all’assemblea elettiva. Eletto anche il Consiglio della Federazione provinciale, composto dai presidenti Vincenzo Stellaccio di Palagiano, Giovanni Trisolini di Martina Franca, Francesco D’Onghia di Mottola, Floriano Convertino di Massafra, Angelo Capurso di Laterza, Salvatore Mero di Manduria, Nicola Motolese di Grottaglie, Paolo Losito Buonsanti di Ginosa, Michele De Lisi di Castellaneta, Daniela Serini, delegato di Coldiretti Giovane Impresa Taranto, Maria Rosaria Gennari, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa e Antonio Schettini, presidente provinciale dell’Associazione Pensionati.
“Il settore agricolo e agroalimentare in provincia di Taranto è il secondo settore economico, con il segmento della trasformazione agroalimentare che ha visto crescere negli ultimi 10 anni la dimensione media in addetti. Evidente il ritorno economico ed occupazionale dell’agroalimentare jonico, potenzialità che, però, non riesce ancora ad esprimere appieno per la lentezza e la farraginosità della macchina burocratica e per la nebulosità dei rapporti all’interno delle singole filiere, a cui va posto rimedio attraverso i contratti di filiera, unico strumento efficace per costruire un progetto di sviluppo che sappia generare un forte e determinato sistema agroalimentare in provincia di Taranto”, è la dichiarazione del presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo, a margine dell’assemblea. “La valorizzazione del potenziale agricolo pugliese ha bisogno del contenimento dei costi di produzione, di una fiscalità competitiva sulla base dei principi di equità e di sviluppo e di saper cogliere le opportunità occupazionali che il settore offre, attraverso interventi che consentano di stabilizzare il lavoro, garantendo flessibilità e competitività all’impresa. Serve una visione strategica condivisa – ha concluso Cavallo - che riparta dal fallimento di una politica economica in provincia di Taranto imperniata esclusivamente sull’industria, con il disastro ambientale che ne è conseguito, scegliendo di ‘scommettere’ in maniera decisa su agricoltura, turismo e agroalimentare”.
L’agricoltura jonica, con una superficie totale di 146.247 – ricorda Coldiretti Taranto - raggiunge punte di eccellenza nei comparti dell’uva da tavola e da vino, orticolo, agrumicolo e del lattiero-caseario, si è vista riconoscere l’alta qualità dei propri prodotti, legata a storia e tradizioni, ottenendo 6 DOC ‘Aleatico’, ‘Primitivo di Manduria’, ‘Lizzano’, ‘Martina Franca’, ‘Locorotondo’, ‘Colline Joniche Tarantine’ e due IGP ‘Tarantino’ e ‘Valle d’Itria’ per i vini, 1 DOP ‘Terre Tarentine’ per l’olio e rientrando a pieno titolo, con le sue produzioni, nella lista dei 276 prodotti agroalimentari pugliesi riconosciuti ‘tradizionali’ dal Mipaf.
Alfonso Cavallo, classe 1977 di Sava, conduce un’azienda agricola di 120 ettari di oliveto, 80 ettari dedicati all’uva da vino Primitivo, oltre a 25 ettari tra seminativi e pomodoro. Ha raccolto la sfida della multifunzionalità, dedicandosi alla ricettività agrituristica nella Masseria Nuova, una struttura del 1700, costruita con pietre tipiche della zona, che si estende su 70 ettari, caratterizzati in gran parte da un uliveto secolare.