martedì 26 novembre 2024


13/10/2018 09:10:59 - Manduria - Attualità

Ma, eccezion fatta per la posizione dei due ex amministratori imputati anche a livello penale, in attesa di conoscere la relazione del Prefetto senza gli omissis, gli episodi contestati agli altri sembrano davvero di poco conto

 

L’ex sindaco Roberto Massafra, l’ex assessore Massimiliano Rossano, i due ex presidenti del Consiglio comunale Nicola Dimonopoli ed Enzo Andrisano e i sei ex consiglieri Maria Grazia Cascarano, Francesco Ferretti, Leo Girardi, Luigi Morgante,Vincenzo Pisconti e Roberto Puglia destinatari della proposta di incandidabilità per le future elezioni.

Nell’ultimo giorno utile, ai dieci ex amministratori della città messapica è stato notificato a comparire alla prima udienza del processo civile, fissata per il 9 novembre presso il Tribunale di Taranto. Ancora non si conoscono perfettamente, però, le accuse per le quali dovranno rispondere. Maggiore chiarezza si avrà quando si potrà prendere visione della relazione del Prefetto di Taranto senza i tantissimi omissis, che rendono incomprensibili numerosi episodi contestati dagli inquirenti.

Per due di questi ex amministratori, ovvero l’ex assessore Massimiliano Rossano e l’ex presidente del Consiglio comunale Nicola Dimonopoli le contestazioni sono già note, in quanto raggiunti dai provvedimenti relativi all’inchiesta “Impresa”, primo atto dell’iter che ha poi portato allo scioglimento del Consiglio comunale con l’accusa di ingerenze mafiose e collusioni con la criminalità organizzata locale. Per i due, infatti, è in corso il procedimento penale.

Sono ancora da scoprire le accuse per buona parte degli altri destinatari del provvedimento. Per due di loro, l’ex sindaco Roberto Massafra e l’ex consigliere comunale (attuale consigliere regionale) Luigi Morgante, i fatti sono noti. Per l’ex sindaco si paventò un suo presunto interessamento per l’assunzione di un malavitoso locale presso un’azienda che aveva in appalto un servizio pubblico. Ma fu lo stesso Prefetto, nella sua relazione, a chiarire che, eccezion fatta per una intercettazione fra due malavitosi, non vi era alcun tipo di riscontro a questa accusa. Come è noto, l’ex sindaco Massafra ha anche querelato l’ex ministro Minniti, il quale, nella sua relazione, giunse a conclusioni sicuramente affrettate e infondate.

Anche Luigi Morgante è stato prosciolto da un’accusa contenuta nel plico dell’inchiesta “Impresa”: avrebbe omesso di riferire alle forze dell’ordine di aver pagato dei soldi per riavere indietro l’auto rubata della moglie. Denuncia anche questa, quindi, caduta.

Le accuse a carico della Cascarano, di Ferretti, di Girardi, di Pisconti e di Puglia si conosceranno infine solo quando avrà a disposizione la relazione del Prefetto senza omissis.

 











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