E’ stata “risparmiata” dalla tromba d’aria, così come accaduto a Sava nel 1976. Per molti fedeli non è un caso
Ingenti danni alle cose, ma fortunatamente nessuna vittima e neppure feriti.
Per tanta gente, Manduria, sotto questo punto di vista, sarebbe stata “miracolata”. Sarebbe bastata la presenza di qualche pedone nell’area di piazza Giovanni XXIII (più conosciuta come “piazza tubi”), domenica sera, al momento del passaggio della tromba d’aria e Manduria avrebbe quasi certamente pianto delle vittime.
Un segno che Manduria sarebbe stata “protetta” dall’alto è stato colto, dai fedeli, nel fatto che una piccola statua della Madonna, che si trova all’esterno della fiancata esterna della chiesa di San Michele Arcangelo, lungo via Roma, sia stata “risparmiata” dalla tromba d’aria, che ha invece provocato il crollo del timpano della facciata dell’edificio.
Solo un caso? Secondo i fedeli evidentemente c’è anche qualcosa di divino.
Un episodio analogo si è verificato nell’agosto del 1976, quando un’altra tromba d’aria colpì la zona e, in particolare Sava.
Anche in quella circostanza, tanti danni per le abitazioni, ma nessun ferito. Inoltre la statua della Madonna, che era stata innalzata da giorno prima, ma non ancora stabilizzata, su un obelisco della parrocchia della Sacra Famiglia, rimase straordinariamente in equilibrio. Fu proprio questo particolare che convinse i fedeli savesi sull’intervento della Madonna a protezione della comunità e, dal 1976, in agosto, ogni anno, si celebra la festa in onore della “Madonna della tromba d’aria”, che coinvolge l’intero quartiere.