L’arch. Casto: «Occasione da non perdere per sistemare piazza Giovanni XXIII»
Duecentomila euro come contributo straordinario da erogare ai Comuni per la sistemazione e per la sanificazione di aree comunali adibite a verde pubblico in caso di situazioni di eccezionale e urgente necessità di tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
In tal senso la Regione Puglia ha pubblicato un avviso pubblico rivolto ai Comuni pugliesi per la manifestazione di interesse finalizzata all’assegnazione di contributi per la sistemazione di aree verdi ai sensi.
«Questa è un’occasione assolutamente da non perdere per il Comune di Manduria: occorre che la Commissione straordinaria si attivi con tutte le forze per partecipare e per cercare di approfittare di un sia pur minimo finanziamento per sistemare in primis piazza Giovanni XXIII» afferma Andrea Casto, architetto, consigliere dell’Ordine degli Architetti della provincia di Taranto. «Piazza Giovanni XXIII era già da molto tempo una pessima piazza, degradata e decadente. Ma ora, dopo il passaggio della tromba d’aria, si presenta veramente come da scenario postbellico.
Eppure già da anni, ascoltando concittadini e colleghi, vi erano tantissime idee per il futuro di questo bellissimo spazio urbano che, allo stato attuale, risulta essere uno degli spazi più ampi e che meglio si presta a divenire strategico per la vita sociale di Manduria e come punto d’incontro o di snodo per gli altri punti d’interesse in città».
Le idee sono tantissime.
«Potrebbe diventare un parcheggio scambiatore: 3-5 bus navetta elettrici per collegare la piazza con la futura sede del municipio, con via Maruggio, con il centro cittadino, con le Mura messapiche» prosegue Andrea Casto. «Oppure piazza giardino o luogo di giochi per bambini. Piazza attrezzata per mercatini. Spazio aperto per concerti e rappresentazioni di piazza.
Numerosissime idee ho elaborato e ho ascoltato negli anni ma.. Manduria e i manduriani ora più che mai vogliono riprendersi questo pezzo di città e sentirsene fieri. Sentire proprio, fruibile, comodo e piacevole questo spazio; adatto ad una città importante come Manduria divenendo magari simbolo di rinascita culturale, politica, architettonica. Rinascita dopo i danni della tromba d’aria.
Porterò nel Consiglio dell’Ordine degli Architetti queste informazioni chiedendo che ci si adoperi nei limiti delle nostre competenze affinché la nostra categoria professionale sia interpellata e messa nella condizione di collaborare con il Comune di Manduria (ove lo desideri) per sfruttare al meglio questa occasione, magari attivando un moderno concorso di progettazione».