Prematura la stima di eventuali danni, ma è il ghiaccio il nemico numero uno
Nessun territorio della provincia Due Mari Taranto e Brindisi è stato risparmiato dal grande freddo di questo inizio d'anno e, nonostante al momento non si registrino particolari disagi, a preoccupare è soprattutto il rischio di altre gelate che potrebbero colpire colture orticole, agrumeti, alberi da frutta e ulivi.
È prematura una stima dei possibili danni ma l'agricoltura pugliese continua a tremare, dopo le calamità del 2018, la crisi ormai endemica del comparto primario, l'emergenza Xylella e l'import selvaggio.
Le campagne sono innevate già dalla notte scorsa.
Col fiato sospeso il comparto olivicolo: se le attuali condizioni meteorologiche dovessero persistere, si rischierebbero ulteriori danni alle piante, oltre a quelli già provocati dalle gelate dello scorso anno che hanno praticamente quasi azzerato la produzione di olive.
CIA – Agricoltori Italiani Due Mari Taranto e Brindisi, in queste ore, sta monitorando la situazione attraverso i propri uffici territoriali. Nei prossimi giorni, i tecnici saranno impegnati a verificare l’entità degli eventuali danni che si dovessero riscontrare sulle colture, sulle produzioni e sulle strutture aziendali.
Nelle province di Taranto e Brindisi al momento si registrano solo i fisiologici disagi legati alla circolazione stradale, specie lungo le strade comunali di campagna, molte delle quali non sono state interessate dall'intervento dei mezzi spargisale. Se il gelo dovesse perdurare, potrebbe arrecare danni agli ortaggi nel brindisino e infliggere un ulteriore duro colpo al settore agrumicolo nel tarantino, già afflitto da un pesante crollo dei prezzi all'origine con intere partite di arance e mandarini rimaste invendute nei campi. Maggiori problemi rischiano di verificarsi nelle masserie della Murgia tarantina, dove sono presenti diversi allevamenti, per l’approvvigionamento delle materie prime e per il ritiro del latte.
"Seguiamo con la dovuta apprensione e l'operatività del nostro personale gli sviluppi di questa nuova ondata di maltempo - dichiarano il presidente e il direttore CIA Due Mari Pietro De Padova e Vito Rubino - L'agricoltura sta già pagando un prezzo altissimo, con una lunga lista di denunce e rivendicazioni che porteremo in piazza a Bari lunedì 7 gennaio, quando in massa parteciperemo alla grande marcia dei gilet arancioni, coordinamento al quale abbiamo aderito sin da subito - ha dichiarato il Presidente CIA Puglia Raffaele Carrabba - Le gelate dell'inverno dello scorso anno, la Xylella, la siccità e le altre calamità sono drammi acuiti dal lassismo politico. È l'ora della mobilitazione. Le promesse non bastano più".