L’appello dei genitori di Giorgio: «Domani chiudete l’ex Ilva per rispetto dei bimbi morti»
Domani, in occasione della fiaccolata che si terrà a Taranto in memoria dei bambini morti di cancro e di tutte le vittime di malattie che si ritengono connesse all’inquinamento industriale, i genitori di Giorgio Di Ponzio, il 15enne morto un mese fa dopo tre anni di calvario a causa di un sarcoma (che vediamo nella foto), chiedono al sindaco di Taranto Rinaldo Melucci di proclamare il lutto cittadino, e ad ArcelorMittal di fermare per qualche ora gli impianti.
«Lunedì alle 18 - chiedono i genitori di Giorgio - l’intera città si fermi un minuto per ricordare i nostri angeli volati in cielo e tutti i suoi piccoli amici che lo hanno preceduto nell’ultimo viaggio sopra le nuvole». «Chiediamo al sindaco - spiegano - che sia indetto il lutto cittadino e si inviti la cittadinanza, compresi i servizi commerciali, a fermarsi per un solo minuto alle 18. Mentre ai gestori degli impianti del siderurgico, ArcelorMittal, chiediamo che alle 18, nelle dovute modalità di sicurezza, tutti gli operai possano fermarsi e, se possibile, in quelle ore gli impianti che emettono fumi nell’aria possano fermarsi perché dal cielo i nostri angeli ci guarderanno, e con i fumi nell’aria non potranno farlo».
«Quella del 25 febbraio - sottolineano Carla Luccarelli e Angelo Di Ponzio per l’associazione “Giorgio Forever” - non sarà una fiaccolata che verrà dimenticata al termine della sua marcia e a candele spente, perché tutto ciò che sarà frutto di questo movimento spontaneo cittadino porterà all’attuazione di progetti ed idee che coinvolgeranno tutti i cittadini per far crescere la nostra comunità». «Questa - concludono - è la fiaccolata di Taranto, è la fiaccolata di tutti i cittadini di una provincia intera».