«Con l’avvio dei lavori del depuratore consortile Manduria-Sava, si riacutizzano le preoccupazioni della comunità avetranese ma anche di tanta parte della comunità manduriana»
Il Pd di Avetrana scrive al governatore Michele Emiliano.
«Nonostante le sue rassicuranti promesse, da parte di AQP non è stato mai presentato ufficialmente nessun progetto definitivo completo che superi lo scarico a mare. L’ente ad oggi pretende una fideistica accettazione di intenti verbali, lasciando grandi ombre sullo scarico emergenziale» è riportato nella lettera. «Purtroppo rimane ancora assolutamente inaccettabile la localizzazione del depuratore, che sorgerà a pochissime centinaia di metri dall’unica zona turistico-residenziale del Comune di Avetrana e vicinissimo alla costa, ipotecando lo sviluppo turistico dell’intera zona e i legittimi interessi della nostra comunità.
Lei non può pensare che non si possa cambiare la scelta infausta del sito, compiuta e confermata dalle diverse Amministrazioni di Manduria che si sono succedute negli ultimi vent’anni. Tale scelta ottusa e per nulla lungimirante costituisce un vero e proprio “schiaffo” al nostro piccolo Comune, che presto si vedrà costretto a rinunciare alle legittime aspettative di sviluppo che si sono accese anche qui in loco, con la ripresa del turismo in tutto il Salento. Ma quella scelta penalizzerà anche la comunità manduriana e lo stesso Comune di Manduria perché l’intera zona costiera risentirà degli effetti negativi del costruendo depuratore.
Il direttivo del Pd, nell’esprimere le preoccupazioni e le aspettative della nostra comunità, le chiede di mettere fine a questo teatrino che soffia sul fuoco dell’antipolitica, scaricando sul governo regionale responsabilità che sono da addebitare principalmente ad una opaca impostazione delle Amministrazioni Comunali di Manduria».