domenica 24 novembre 2024


24/04/2019 17:05:25 - Provincia di Taranto - Attualità

La replica di Peacelink, Genitori Tarantini e dell’ex ministro Fitto

«Soni qui per dire che ieri in consiglio dei ministri abbiano abolito l’immunità penale che permetteva ai vertici di Ilva di potere godere di alcune esimenti legate a reati ambientali e legate ad alcuni reati odiosi che hanno fatto tanto male ai cittadini di Taranto». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio arrivando a Taranto dove a breve parteciperà in prefettura al tavolo permanete per il Contratto istituzionale di Sviluppo (Cis) con altri quattro ministri M5s.

«Non è una vittoria del governo - ha aggiunto Di Maio - ma è una vittoria dei tarantini. So benissimo che i tarantini discendono dagli spartani ma ci sono tante altre battaglie da vincere. E’ sicuramente rilevante che nel Decreto Crescita venga introdotta una norma che abolisce l'immunità penale». In realtà «si chiama esimente e - ha spiegato il vicepremier - doveva durare altri quattro anni e mezzo, ma invece ad agosto di quest’anno cesserà di esistere».

PEACELINK: GOVERNO NON HA MANTENUTO LE PROMESSE - «Solidarizziamo con i cittadini che protestano perché il governo non ha mantenuto le promesse. Taranto continua a registrare eccessi di mortalità nei quartieri più vicini alle emissioni industriali». Lo afferma Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, una delle 23 associazioni convocate per il primo pomeriggio di oggi dal vice premier Luigi Di Maio, a Taranto per presiedere la riunione del Tavolo permanente del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis), presenti i ministri Costa, Lezzi, Grillo e Bonisoli. «I ministri, nel contratto di governo, si erano impegnati - osserva Marescotti - a chiudere le fonti inquinanti. Una promessa disattesa. Ma il colmo si è avuto quando il ministro Di Maio ha dichiarato in un proprio videomessaggio dell’8 settembre scorso, che erano state installate tecnologie a Taranto che riducono del 20% le emissioni nocive. Noi vogliamo far sapere a tutti che le emissioni nocive a Taranto non sono state ridotte del 20%. Anzi: sono aumentate. I dati delle centraline Ispra e Arpa parlano chiaro». Le emissioni della cokeria dello stabilimento siderurgico «dal 1 novembre 2018 al 31 marzo 2019 - spiega Marescotti - sono aumentate rispetto al corrispondente periodo di 12 mesi prima: + 23% PM10 (polveri sottili, cancerogene), + 32% PM2,5 (polveri molto sottili, cancerogene), + 92% IPA (idrocarburi policiclici aromatici, cancerogeni)». Al ministro Costa «evidenzieremo che, da quando si è insediato - sostiene l’ambientalista - questo governo, la diossina è ricaduta su Taranto non è diminuita ma è aumentata».

GENITORI TARANTINI - «In un recinto, come se il pericolo fossimo noi.

È questa la sorpresa che stamattina hanno trovato gli uomini e le donne tarantine che amano la loro città, quelli che difendono la vita e l'ambiente. Tutti chiusi in un recinto, guardati a vista dalle forze dell'ordine.

In una città nella quale anche la legittima difesa ( perché di questo si tratta) è considerata pericolosa, perché devono continuare ad ammazzarci e non possiamo difenderci, zitti dobbiamo stare, sennò il popolo italiano, tutto, scopre che questi sono anche peggio degli altri, se mai fosse possibile!

.Zitti..e lontani dalle telecamere.

La Prefettura é lontana dal recinto e tutt'intorno la città é blindata. Perfetto. Arriveranno notizie distorte ed immagini che non rispondono alla realtà. Perfetto.

E tutti, a destra, a sinistra, tutti saranno soddisfatti, per i tarantini si é fatto il miracolo. Hanno pure invitato le associazioni, ma che bravi..

I tarantini non moriranno più..di tumore, di leucemie, fra cinquant'anni..forse. Intanto la produzione di acciaio deve continuare..tanto, la responsabilità di chi oggi muore non ricade su questo governo ma su quelli che c'erano prima! E invece, da quando i nostri lutti saranno imputabili alle decisioni irresponsabili di questo governo? Così, tanto per sapere..

I Ministri arrivano in auto blindate e uomini della scorta e il recinto che contiene i tarantini, che urlano dai microfoni, deve essere lontano da dove " passeranno" i Ministri, non devono neanche udire le urla disperate di un popolo che é stanco di contare i propri morti.

Il pericolo non siamo noi.

Silenzio..si gira, tutto perfetto».

RAFFAELE FITTO - “Poco più di un anno fa il Movimento 5 Stelle a Taranto prendeva il 50% dei voti promettendo la chiusura dell’ex Ilva e Beppe Grillo un parco acquatico al suo posto. Le forze dell’ordine dovevano proteggere i candidati dall’entusiasmo della folla. Oggi hanno dovuto istituire una Zona Rossa per proteggerli dalla rabbia della stessa folla delusa per le promesse non mantenute. Ma il vicepremier Luigi Di Maio, forse, perché protetto dalle mura della Prefettura, ha avuto la sfrontatezza di tornare a Taranto, dopo un anno e guarda caso alla vigilia delle Europee, e continuare parlare come capo dell’opposizione e non da responsabile del governo.

“Ha convocato un tavolo farsa per non dire niente di niente: annuncia la responsabilità penale che è solo uno specchietto per le allodole, ma non dice niente sullo sviluppo della Città, niente di nuovo sul quartiere Tamburi e niente di niente sulle bonifiche a partire dal Mar Piccolo. Punta il dito contro chi non spende soldi già stanziati per Taranto, ma da precedenti Governi, ma non individua una sola soluzione per come spenderli. I 39 progetti nuovi, di cui parla, sono in realtà vecchie proposte mai finanziate, mentre il Ministro del Sud, Barbara Lezzi, viene relegata a un ruolo da comparsa inutile…

“I tarantini meritano rispetto, basta chiacchiere”











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