«In questa città - aggiunge - la vita è crudele grazie alla mala politica, anche sindacale»
Un operaio dello stabilimento siderurgico di Taranto, di 48 anni, è morto la scorsa notte dopo aver combattuto contro un tumore ai polmoni che gli era stato diagnosticato due anni fa. Lavorava nel reparto Treni nastri 2 dell’ex Ilva.
«Ciao amico mio, riposa in pace», scrive su Facebook un suo collega. «In questa città - aggiunge - la vita è crudele grazie alla mala politica, anche sindacale».
Il collega sottolinea che «a Luca nel 2017 fu diagnosticato un tumore ai polmoni. Dal 2017 ad oggi aveva vissuto un bruttissimo calvario. I suoi occhi si sono spenti stanotte».
«Questo è un altro omicidio di Stato. Voi cari colleghi, sì, solo voi potete fermare questa mattanza, siete i primi esposti a tutto il male che quella fabbrica sprigiona, dovete capire tutti che quella fabbrica non è più compatibile con la vita umana».