Settimana decisiva per il caso Mittal: parteciperanno al tavolo del contratto istituzionale di sviluppo (cis)
«Ci dicano perché hanno annunciato la Cassa integrazione per 1395 lavoratori, che non sembra possa essere addebitata esclusivamente alla crisi del mercato dell’acciaio». E’ il messaggio che il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, lancia a ArcelorMittal a margine dei lavori in prefettura a Taranto.
«Mi aspetto - sottolinea - che si vada avanti con la gestione dello stabilimento e, perché no, di discutere insieme di innovazione». Tutte le «evoluzioni tecnologiche, se concertate insieme a chi gestisce lo stabilimento - ha affermato il vicepremier - possono essere considerate un passo in avanti. Ben vengano tutte le iniziative e nessuno si senta scavalcato».
«Per quanto riguarda la spesa dei fondi dei Riva qualsiasi numero è troppo poco: comunque i nuovi commissari dovranno dedicarsi a spendere i fondi per le bonifiche con grande celerità». «La diversificazione e riconversione economica del territorio passa per quello che stiamo facendo. Ce la metteremo tutta per rendere esecutivi i progetti. Questo è il vero piano B, che contiene anche il piano A. Ci siamo detti sin dall’inizio che vogliamo diversificare l'economia del territorio per non renderlo dipendente da un solo stabilimento», ha poi aggiunto il vicepremier.
«Arcelor Mittal non deve rispondere per quello che hanno fatto altri. Se Arcelor Mittal continuerà ad attuare il piano ambientale dimostrerà tutta la sua buona fede». Così Luigi Di Maio rispondendo alle domande. «Mi aspetto - ha aggiunto - che la riconversione dell’impianto vada avanti nei tempi previsti e Arcelor Mittal rispetti gli accordi. Dell’effetto dei dazi di Trump sull'acciaio lo si sapeva quando abbiamo sottoscritto l’accordo».
SU BONIFICHE TAVOLO AD HOC - «Sulla questione delle bonifiche, fermo restando il lavoro meritorio di tutti, vorrei convocare un tavolo ad hoc per sincronizzare tutte le azioni dei sindaci, della Regione, della Provincia e dei Ministeri. Possiamo fare meglio se ci coordiniamo e dobbiamo essere più veloci». Lo ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, durante il Tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto.
«Merita priorità - ha aggiunto Di Maio - la questione delle collinette ecologiche, che ha comportato la chiusura temporanea delle scuole del rione Tamburi. Bisognerà andare alla velocità della luce per risolvere questi problemi. La questione è assurda considerando che furono create come barriera ecologica per proteggere il quartiere dalle emissioni e che invece sono state trasformate in discariche. Ci vorrà un grande coordinamento anche con la Procura». Il vicepremier ha parlato anche della necessità di vincolare i soldi sequestrati ai Riva per i progetti di bonifica. «Ci sono 70 milioni da spendere svincolati - ha osservato - ma altri sono da vincolare a progetti specifici». «In Italia abbiamo 87 miliardi di fondi bloccati, possiamo anche mettercene altri 100, ma se non si spendono gli 87 bloccati a cosa serve metterne degli altri». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio nella conferenza stampa successiva al tavolo istituzionale su Taranto.