E’ promosso dall’associazione “Torre Ovo & Friends”. Ecco il programma
L’associazione culturale Torre Ovo & Friends propone l’evento artistico “Un Mare d’Arte”, che si svolgerà questa sera e domani sera, dalle ore 18, nella piazza centrale di Torre Ovo.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Torricella, vedrà la partecipazione di artigiani e creativi che esporranno le loro opere. “Un Mare d’Arte”, appunto, raggruppa vari tipi di arte, come l’arte di lavorare il legno, l’argilla, la terracotta, la carta, il vetro di Murano, la ceramica Raku e proporrà la “vetro fusione”.
Vi saranno dimostrazioni sulla tornitura artistica del legno, dell’arte salentina della realizzazione dei “panari” e dei “cannizzi”, ma anche di riciclo creativo. Quindi l’arte di realizzare il sapone, il Kumihimo, la Payotte, il Perlage, la lavorazione con l’uncinetto metallico (wire), l’arte del cucire e della pittura su stoffa e la creazione all’uncinetto
Come ospite d’onore vi sarà il maestro ceramista Tonio Bisconti, conosciuto a livello internazionale, che allieterà con la sua manualità nel plasmare l'argilla al tornio.
Metafora della mia esistenza
«Il mio avere a che fare con l’argilla è diventato per me, da tempo un viaggio esistenziale, una pietra di paragone» le parole di Tonio Bisconti mentre presenta la metafora della sua esistenza.
«La mia esistenza e il mio creare… indistinguibili. Plasmare l'argilla e darle forma come punto di partenza di un progetto creativo ma anche di arrivo, senza eludere le possibili deviazioni. Un equilibrio dinamico in attesa del grande mistero che aspetta tutti noi come risultato finale… o di nuovo inizio, come io credo.
Quanto segue è il frutto di una necessità che sentì di mettere su carta alla fine di uno dei miei lavori che considero più importanti… più importante anche perché mi porta a fare delle considerazioni.
Ho trascorso del tempo fuori e dentro me stesso girando intorno a qualcosa che prendeva forma… onza-onza (comu decianu li anticchi) a poco… a poco e … poco alla volta, impregnandosi del mio “sentire”, attraversavamo insieme lo spazio e il tempo.
Non è stato facile, ho vissuto questo periodo così come si vive un'’ntera esistenza, con durezza ed entusiasmo, in maniera concreta se pur illusoria allo stesso tempo. Gli eventi si rincorrevano più in fretta di quello che io riuscivo a fermare. Era proprio come se qualcuno stesse dettando e non riuscissi a stare al passo. Ma io mi sentivo solo ancorato a ciò che desideravo fare “dar forma ad un moto dell’anima” e questo, paradossalmente, mi liberava da tutto. Nello stesso tempo i miei sensi tutti si acuivano facendo si che io ci fossi, esistessi, egoisticamente, solo per me stesso, bastandomi. Sono tornato senza essermene mai andato, ma ho viaggiato e, come succede in tutti i viaggi importanti, non si ritorna più la stessa persona di prima.
Ho avuto la possibilità di vedere attraverso ciò che realizzavo la sua e la mia fragilità la sua e la mia forza, il suo e il mio elevarci, sempre conscio delle possibili cadute che , a certe altezze fanno particolarmente male.
Vi assicuro che quando si crea si è particolarmente vicini al “tutto”.
Ritengo che il tempo sia l’unica vera ricchezza e se si riesce a dedicarlo ad un sogno, cioè a qualcosa che non esiste, ma in cui, io credo, ci abiti qualcosa di veramente reale e concreto. Allora possiamo dirci veramente realizzati. Ovviamente tutto ciò non può che essere il risultato di tanto impegno e dedizione, sudore e fatica, gioia e dolore. Solo così è possibile dar corpo ad un sogno.
Non dimentichiamo di essere “come foglie appese ad un ramo che il vento staccherà”.
“Terra” è così, come tutti noi che siamo allo stesso tempo tutto e niente, fragilità e forza, sogno e concretezza, che come la intendiamo comunemente, ha una massa, una sostanza un corpo, ma allo stesso tempo contiene il vuoto: che può essere riempito o lasciato tale, pensate, può perfino illuminarsi, proprio come noi».