Taranta verso la candidatura a riconoscimento di bene immateriale Unesco
“La Taranta è l’esempio vivo e forte di come le tradizioni possano trovare spazio anche nel racconto ai giovani e alle nuove generazioni in una chiave di lettura “nuova”, ma sempre fedele a ciò che sono. E’ l’espressione viva della nostra capacità di valorizzare il nostro patrimonio culturale e proprio per questo, insieme alla Fondazione della Notte della Taranta, daremo avvio al percorso di riconoscimento del fenomeno della Taranta e della “Pizzica’ da parte dell’Unesco perché vogliamo che possano entrare a far parte del patrimonio immateriale dell’Umanità”. Lo ha dichiarato il Sottosegretario al MIBAC, Lucia Borgonzoni, intervenendo, al MIBAC, alla conferenza stampa di presentazione della ventiduesima edizione de La Notte della Taranta.
É la cultura popolare d’Italia la protagonista della ventiduesima edizione del Festival La Notte della Taranta che si svolgerà dal 3 al 24 agosto nel Salento.
350.000 visitatori attesi, 14 le regioni italiane rappresentate, 100 ore di live show, 400 musicisti coinvolti, 53 concerti, cinema, teatro, danza, percorsi di gusto e mostre per raccontare la vivacità artistica e culturale che esalta l’identità dei territori e l’immagine autentica del nostro Paese. 20 notti da vivere nei centri storici della penisola salentina in un viaggio alla scoperta del profondo, ramificato e straordinario palinsesto di beni culturali immateriali di Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Umbria, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Calabria, Liguria, Trentino Alto Adige, Basilicata, Toscana, Marche e Puglia.
Si parte il 3 agosto da Corigliano d’Otranto, il 4 agosto nuova tappa del festival a Galatone, e poi Nardò, Sogliano Cavour, Ugento, Acaya, Cursi, Calimera, Zollino, Cutrofiano, Alessano, Lecce, Torrepaduli, Carpignano Salentino, Galatina, Castrignano de Greci, Soleto, Martignano, Sternatia, Martano.
Concertone finale a Melpignano, il 24 agosto in diretta su RAI 2 e RAI RADIO 2. Diretta dal maestro concertatore Fabio Mastrangelo, l’Orchestra Popolare ospiterà la cantante Elisa e il rapper Guè Pequeno, con le coreografie di Davide Bombana.
Il programma del Festival, presentato questa mattina a Roma nella sede del Ministero dei Beni Culturali dal sottosegretario Sen. Lucia Borgonzoni, dal presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera e dall’assessore all’industria turistico culturale della Regione Puglia Loredana Capone, punta, sulle note della pizzica, a riattivare la rete tra i territori conservando le risorse culturali, la sostenibilità ambientale, la cura delle identità e la valorizzazione dei talenti delle diverse regioni italiane con la visione internazionale che abbraccia, ancora una volta, i paesi del Mediterraneo. Una struttura narrativa che racconta il passato prefigurando il futuro in forme e linguaggi nuovi per allargare e diversificare i pubblici. Un Festival creatore di valori e non solo attrattore turistico dove il genoma territoriale d’Italia accompagna lo sviluppo della rete nazionale generatrice di visioni, tessitrice di strategie e attuatrice di azioni a partire dagli scrigni sonori e dai tesori d’eccellenza della cultura popolare.
12 sezioni guideranno il pubblico nel viaggio tra suoni, colori, arte e musica del Festival diretto da Luigi Chiriatti: Concerti Ragnatela, Concerti Altra Tela, Pizzica in scena, Laboratori di pizzica e tamburello, Teatro Altra Tela, Borgo Racconta, Alberi di Canto, Libri, Cinema, Mostre, Il Cibo della Taranta, Fuori Festival.
3 gli incontri speciali con Vittorio Sgarbi, Eugenio Finardi e Giovanna Marini. Il critico d’arte sarà il 5 agosto a Nardò per una lectio magistralis su“Eredità greco-bizantina nella cultura europea” mentre il cantautore e ricercatore milanese sarà il 20 agosto a Martignano per un approfondimento sul tema “Dalla canzone politica alla musica popolare e d’autore”. Anteprima nella sezione cinema del festival con la proiezione l’11 agosto a Zollino del docufilm A Sud della Musica, la voce libera di Giovanna Marini, regia di Giandomenico Curi, prodotto da Meditfilm in collaborazione con l’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico. Girate tra Roma e il Salento le sequenze ripercorrono i viaggi di Giovanna Marini nella penisola salentina.
I Concerti Ragnatela sono l’essenza cult del Festival. La pizzica, dalle radici forti e capillari, ricostruisce anno dopo anno la sua onda sonora esplorando nuovi linguaggi.
Dal 3 al 22 agosto la sezione Concerti Ragnatela del Festival proporrà un percorso sonoro e danzante con i migliori gruppi di riproposta nel panorama della musica popolare d’Italia. Dal Salento l’ambasciatrice ufficiale della pizzica nel mondo, l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, sarà protagonista di 3 concerti a Corigliano d’Otranto, Lecce e Cutrofiano. 19 tappe con le migliori formazioni di riproposta popolare: 30 anni di Alla Bua in un concerto speciale con l’Orchestra del Sole il 7 agosto a Ugento, e gli attesi gruppi: Antonio Castrignanò che incontra Sona Jobarteh, CGS Canzoniere Grecanico Salentino (World Music Awards 2018), Nidi d’Arac, Antonio Amato Ensemble, Enza Pagliara e Banda di Monteroni, Officina Zoè, Mascarimirì, Scazzacatarante, Aia Noa, Cardiamundi, Alessandra Caiulo - Koinè, Li Strittuli, Cardisanti, Calanti, Aria Corte, Criamu, Stella Grande, Accademia Folk, Kamafei, Nui Nisciunu, Fonarà, Li Strittuli, Cardisanti, Argalìo. Dalla Puglia: Cantori di Francavilla Fontana e Jazzabanna, Mandatari, Mimmo Epifani, Pizzicati Int’Allù Core. Dalla Campania: Settebocche. Dall’Abruzzo: Orchestra del Saltarello. Dall’Umbria: Lucilla Galeazzi. Ospiti dei Concerti Ragnatela anche Pino Ingrosso, Enzo Petrachi, l’Orchestra dei giovani studenti del Liceo Da Vinci di Maglie, Nuova Compagnia di Canto Popolare e dalla Grecia Armonia Greca.
La bellezza immateriale dell’Italia, sonora e danzante, è protagonista nella sezione Concerti Altra Tela. Una narrazione che è mescolanza tra tradizione e modernità con Otello Profazio dalla Calabria (Premio Tenco alla carriera nel 2018), Filippo Gambetta Trio dalla Liguria, Roberto Castello dalla Toscana, Unavantaluna dalla Sicilia, Accipiter dalla Basilicata, Luigi Cinque dalle Marche, Mamuthones e Issohadores dalla Sardegna, Dahlìa dal Lazio, Coro Mondine di Novi dall’Emilia Romagna, Peppe Barra dalla Campania, Ninfa Giannuzzi (dalla Puglia), Maschlmusig dal Trentino Alto Adige, Alfio Antico dalla Sicilia, Tarantolati Rotanti dalla Basilicata, Banda della Ricetta dal Lazio e La Vestesène dalla Puglia.
A sessant’anni dall’indagine sul tarantismo salentino, il Festival omaggia Ernesto De Martino con la mostra “La mitica estate del 1959”. Un viaggio fotografico e documentaristico che ripercorre il lavoro svolto dall’équipe dell’antropologo tra Nardò, Galatina e Muro Leccese. Immagini sulla relazione tra la musica e il trattamento del disagio e della sofferenza, la musica e gli stati modificati di coscienza in contesti rituali e cerimoniali, la musica e l’esperienza religiosa. Realizzata da Kurumuny in collaborazione con il Polo Bibliomuseale di Lecce, la mostra potrà essere visitata nelle tappe di Lecce, Galatina e Sternatia. E dopo il successo di visitatori dello scorso anno il Festival torna ad ospitare la mostra Menadi Danzanti, l’esposizione delle immagini vascolari, dei reperti musicali e delle fonti scritte che fanno rivivere l’antica arte delle Muse facendo conoscere l’importanza che la mousikè technè, intesa come unione di suoni, canto, danza e recitazione, aveva nel mondo antico.
La valorizzazione del paesaggio, come hanno spiegato durante la conferenza stampa Giancarlo Tammaro, Responsabile CTPS Direzione Regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia Intesa Sanpaolo e Stefano Ciafani, Presidente Nazionale di Legambiente non si limiterà alla protezione passiva ma grazie alla collaborazione tra Fondazione La Notte della Taranta, Intesa Sanpaolo e Legambiente si renderanno fruibili e accessibili ai diversamente abili 4 oasi del Mezzogiorno d’Italia: Torre Squillace nella marina di Nardò (Puglia), Dune di Sovereto a isola Capo Rizzuto (Calabria), Oasi dei Variconi a Castelvolturno (Campania), Foce Cavone nella marina di Pisticci (Basilicata).
La raccolta fondi, già attiva sulla piattaforma www.forfunding.intesasanpaolo.com sarà incrementata in tutte le tappe del Festival con la vendita della t-shirt firmata da Yezael di Angelo Cruciani.
Con Pizzica in scena il Corpo di Ballo Notte della Taranta protagonista dal 2016 della danza popolare contemporanea proporrà 6 interventi inediti creati per lo scenario naturale all’aperto nel cuore delle città. Per la prima volta la pizzica sarà proposta in piazza Duomo a Lecce il 14 agosto. La scena della piazza barocca dominata dal Duomo e dal campanile ospiterà lo spettacolo di danza dove il ritmo ossessivo del tamburello e la sua riproposta sono contenuto e forma della ricerca di una purezza originaria che si svela nella bellezza del luogo. Il debutto di Pizzica in scena sarà a Corigliano d’Otranto il 3 agosto sulle terrazze del Castello de Monti. I balconi e le finestre di piazza Salandra a Nardò il 5 agosto ospiteranno i danzatori in una performance innovativa tra luci e specchi che riflettono l’incanto dei monumenti. Terrazze e balconi saranno lo scenario della danza anche a Calimera il 10 agosto, Alessano il 13 agosto a Galatina il 17 agosto. Pizzica in scena è un mosaico di immagini, visioni, racconti, saperi per sollecitare un rapporto aperto alla conoscenza e al confronto, anche con un pubblico consapevole, sensibile alla ricerca dei diversi linguaggi espressivi.
Il Festival nel 2019 propone 8 laboratori di pizzica e tamburello aperti al pubblico e ai turisti nelle tappe di Corigliano d’Otranto, Acaya, Galatone, Ugento, Alessano, Carpignano, Galatina e Martano. Si tratta di workshop ospitati nei castelli, nei monumenti e tra le corti delle città ospitanti affidati ai danzatori e ai musicisti professionisti de La Notte della Taranta.
Nelle notti itineranti del Festival i borghi antichi sveleranno la loro bellezza nella sezione Borgo Racconta con un appuntamento speciale il 14 agosto a Cerrate (Lecce): in collaborazione con il FAI i visitatori potranno ammirare l’Abbazia di Cerrate splendido esempio di architettura romanica pugliese impreziosita da importanti affreschi che ne fanno un unicum nel mondo bizantino. Tra i più importanti centri monastici dell’Italia meridionale con scriptorium e biblioteca, poi centro di produzione agricola specializzato nella lavorazione delle olive, oggi dopo un complesso restauro che ha permesso di riaprire al culto la Chiesa di Santa Maria di Cerrate, il bene è affidato al FAI che curerà la visita guidata per i visitatori del Festival. Altri 6 speciali percorsi guidati in collaborazione con l’Università del Salento e con Archeoclub Terra d’Arneo permetteranno di conoscere storie, leggende e suggestioni dei centri storici di Alessano, Carpignano Salentino, Soleto, Martignano, Sternatia, e nella Basilica di Santa Caterina a Galatina di ammirare gli straordinari affreschi, testimonianze di oltre un secolo di consapevolezze interculturali che vanno dall’epoca di Giotto all’inizio del ‘300 fino al tardo ‘400, in pieno rinascimento.
Pizzica Amara è il titolo del libro della scrittrice barese Gabriella Genisi, ospite del Festival l’8 agosto ad Acaya (Vernole). Un giallo che trascina il lettore in un vortice di macare, rituali e magie: la protagonista è Chicca Lopez, carabiniere tenace e ribelle che indaga nel cuore nero del Salento, molto diverso dalla terra da sogno, ribaltando i canoni del genere noir. L’autrice dialogherà con Maurizio Agamennone, componente del Comitato scientifico della Fondazione La Notte della Taranta.
Nella sezione Teatro Altra Tela il festival ospiterà Pupe di Pane, una performance sul pane e le sue storie con la regia di Tonio de Nitto e prodotto dall’Accademia Mediterranea dell’attore di Lecce. La narrazione teatrale sarà proposta in 4 tappe: Calimera, Carpignano, Castrignano de Greci e Soleto.
E’ dedicato agli Alberi di Canto “cosi si chiamano i contadini che secondo l’opinione generale del villaggio sanno a memoria un’infinità di melodie” (Bela Bartòk, Scritti sulla musica popolare), il concerto di Luigi Mengoli che partendo da alcune melodie del repertorio etnomusicale salentino, esplora le sue potenzialità espressive grazie ad un lavoro di ricerca armonico e timbrico.
Spazio anche a Il Cibo della Taranta. Nella tappa di Soleto, Luigi Di Mitri presenta la ricerca su Gli antichi grani duri del Salento. Il contadino della Grecìa salentina ha per secoli strappato ad angusti fazzoletti di terra, vere e proprie oasi tra le pietraie, una limitata produzione cerealicola di limitata quantità ma di elevata qualità. Un coraggio agricolo che ha permesso di far sopravvivere, sin dai tempi della centuriazione romana, la coltivazione del farro, di una varietà d’orzo polistico praticamente immutata nei tempi della Magna Grecia, e dei grani duri antichi come il “Senatore Cappelli”.
60 bambine e bambini, dai 4 ai 16 anni, sono i protagonisti del progetto Piccola Ronda, avviato dalla Fondazione La Notte della Taranta nel 2017. Il percorso di formazione punta alla trasmissione dei codici, dei movimenti e delle regole della pizzica scherma. Lo spettacolo di Piccola Ronda aprirà i festeggiamenti in onore di San Rocco a Torrepaduli il 15 agosto e il preconcertone di Melpignano il 24 agosto che ospiterà, seguendo il tema del 2019 sulla bellezza immateriale d’Italia, Nando Citarella dalla Campania e l’Orchestra dei Braccianti di Cerignola (FG).