Per il governatore Emiliano, al termine dei lavori saranno «Possibili voli di linea»
Sette milioni di euro di fondi regionali per ampliamenti e restyling dell’aeroporto di Grottaglie-Taranto. Il progetto è stato presentato in Comune a Taranto, con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mino Borraccino, il vice presidente e il direttore tecnico di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile e Donato D’Auria, i sindaci di Monteiasi (Cosimo Ciura), Carosino (Onofrio Dicillo) e Statte (Francesco Andrioli), assente il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, in polemica sulla location scelta per la conferenza.
Lo scalo, già parte integrante del programma internazionale per la produzione delle fusoliere del Boeing 787, viene impiegato anche come piattaforma per la sperimentazione degli aeromobili a pilotaggio remoto. Il riassetto funzionale dell’aeroporto annunciato dalla Regione punta a includere anche i voli di linea, in aggiunta alle attività dell’industria aeronautica e dei servizi di cargo-logistica attesi con la ripresa del traffico contenitori al porto.
Ampliamenti e restyling hanno il finanziamento della Regione derivante da economie sulla Delibera Cipe 62/2011 per 5 milioni di euro mentre altri 2 milioni sono stati stanziati con la delibera di Giunta regionale 444/2018 (royalties idrocarburi), per realizzare impianti speciali a servizio dell’aerostazione passeggeri (BHS, metal detector per controllo passeggeri e apparati radiogeni).
«Stiamo attivando tutte le relazioni possibili con le compagnie aeree su questo aeroporto: non è semplice perché le previsioni di traffico da Taranto non sono ancora sufficienti per gestire un aeroporto di questa importanza, rimane quindi fondamentale la necessità di far riprendere il ciclo economico della città». Lo ha detto il governatore Michele Emiliano alla presentazione del progetto di ampliamento e restyling dell’aeroporto di Grottaglie-Taranto con 7 milioni di fondi regionali.
«Taranto è la seconda città della Puglia - ha aggiunto - se questa città riparte avrà anche traffico aereo sufficiente a gestire e a rendere economica la gestione di voli per qualunque destinazione del mondo. Insomma, non si può lavorare su un aeroporto e basta, si deve lavorare sull'intera provincia. E soprattutto bisogna stare uniti».