Le oloturie, una specie marina protetta, sono state rimesse in mare
La Guardia Costiera di Taranto, durante le prime luci dell’alba di questa mattina, ha sorpreso un pescatore di frodo che trasportava 20 chili di oloturie (i cosiddetti cetrioli di mare, una specie protetta) a bordo della propria auto.
L’uomo aveva appena terminato di pescare e dopo aver posizionato il prodotto ittico all’interno di alcuni secchi bianchi riposti nel bagagliaio dell’auto, è stato bloccato dai militari della Guardia Costiera. Il prodotto è stato sequestrato e rigettato in mare in quanto ancora vivo ed il pescatore di frodo deferito alla competente Autorità Giudiziaria.
L’operazione di polizia giudiziaria condotta dalla Guardia Costiera si inserisce nell’ambito della continua ed incessante attività finalizzata a contrastare il deturpamento ed il danneggiamento dell’ecosistema marino.
Gli esemplari della classe delle Holothuroidea, difatti, rientrano tra le specie marine protette la cui pesca è vietata dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Territorio del 27/02/2018. Le ricerche scientifiche effettuate dal C.N.R. hanno evidenziato il ruolo centrale di tale specie nella produttività dell’ecosistema marino, la cui pesca indiscriminata è causa di gravi ed irreparabili danni all’ambiente marino, nonché di diminuzione della biodiversità ed alterazione degli equilibri ecologici.