Una giornata da vivere in vigna e in cantina e da condividere sui social network per diffondere i valori della cultura contadina
I valori della cultura contadina protagonisti a “Lu Capucanali”, l’esperienza di enoturismo in vigna organizzata da Claudio Quarta Vignaiolo nella sua cantina tarantina Tenute Eméra a Marina di Lizzano, nel cuore delle DOP Lizzano, in Puglia. Sesta edizione, quest’anno, dell’appuntamento che appassiona turisti e winelover alla ricerca delle occasioni autentiche di turismo esperienziale legate al mondo del vino, di rituali antichi da vivere e condividere, anche sui social network, per diffondere i valori della cultura contadina.
Domenica 25 agosto, dunque, ci si potrà trasformare in vignaioli per una giornata, per vivere in maniera vera la vendemmia, i suoi riti, i valori e le tradizioni pugliesi: la raccolta manuale dei grappoli, la pigiatura coi piedi nei palmenti del ‘500, il pranzo condiviso all’ombra della pineta dell’antica masseria, accompagnati dai canti da lavoro e i ritmi della musica popolare.
Lu Capucanali a Tenute Eméra è una grande festa collettiva per celebrare il momento più importante del ciclo produttivo di ogni cantina, la vendemmia, che attraverso la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni legate all’universo agricolo interpreta e completa la filosofia di Alessandra e Claudio Quarta e dei vini “di territorio” che producono nelle loro tre cantine, Tenute Emèra e Cantina Moros, in Puglia, Cantina Sanpaolo in Irpinia. Lu Capucanali è infatti una delle tradizioni che appartengono a questa parte di Salento, dove già due secoli fa i “padroni” celebravano la conclusione dei lavori in campagna particolarmente importanti, condividendo il pranzo insieme ai braccianti. Il pranzo, dunque, come momento conclusivo e celebrativo delle fatiche affrontate e condivise insieme, ma anche delle speranze riposte nella vendemmia, per quello in cui i grappoli si sapranno trasformare: il vino. Cuore dell’economia di intere comunità rurali per secoli e simbolo, oggi, del riscatto di un territorio pugliese che ha saputo innovarsi recuperando un alto profilo di qualità a una delle sue identità produttive e culturali più antiche.
IL PROGRAMMA
- Domenica 25 agosto, a partire dalle ore 7, Alessandra e Claudio Quarta, insieme alla squadra della cantina, apriranno le porte di Tenute Eméra per un’esperienza autentica tra le vigne e in cantina, ricca di suggestioni, tra i ritmi, i profumi e i valori della cultura contadina riportata ai giorni d’oggi.
- Dopo la colazione tutti insieme, ci si sposta in vigna per la raccolta manuale delle uve, con la squadra di donne vendemmiatrici che offrono la propria esperienza, intonando i canti popolari della tradizione salentina per accompagnare il lavoro.
- Una pausa all’ombra dei filari, con i suoni del tamburelli e gli stornelli d’amore e di lavoro, eseguiti dagli “Abatematteo” ed altri amici musicisti, testimoni di una cultura in estinzione.
- Poi, la pigiatura tradizionale con i piedi nei palmenti del ‘500 di Casino Nitti – Quarta, il casino di caccia appartenuto al primo Presidente del Consiglio del Regno d’Italia del primo dopoguerra, Francesco Saverio Nitti, che fa parte della proprietà di Tenute Eméra, con i gesti scanditi dagli strumenti e dai suoni della musica della tradizione popolare.
- Al termine dei lavori, il pranzo conviviale nella pineta secolare che sorge a ridosso della cantina al fianco dei filari di Primitivo, con i piatti della cucina contadina, accompagnati dai vini di produzione, tra canti e stornelli.