sabato 23 novembre 2024


26/09/2019 09:16:47 - Sava - Attualità

Da altri festival italiani l’invito a proiettare il cortometraggio “Giuseppe”. La riabilitazione attraverso l’arte

La riabilitazione attraverso l’arte. Nello specifico, elaborando, in un laboratorio di scrittura creativa di gruppo, il copione del cortometraggio e, poi, recitando, con disinvoltura, davanti alle telecamere

Organizzatori e pubblico del festival “FolleMente – Festival e Giornate della Follia” di Teramo hanno tributato applausi ed elogi agli utenti del centro di riabilitazione psichiatrica “Phoenix” di Sava.

«Oltre ai consensi dei presenti, ci sono arrivati inviti per partecipare ad altri festival che si svolgono in Italia e proposte di collaborazione per non perdere il capitale umano appena scoperto» annuncia Sandra Di Cursi, coordinatrice del centro. «Da alcuni anni nel nostro centro viene svolto un laboratorio emozionale, nel quale è possibile “conoscere” e vivere le emozioni; le storie nate durante le simulazioni sono cresciute fino a quando, per valorizzarle e dar loro il giusto spazio, è stato coinvolto il bravo regista Mirko Di Lorenzo. Il cortometraggio prende la forma di una reinterpretazione della vita di San Giuseppe da Copertino».

Il successo in terra abruzzese è andato oltre ogni più rosea aspettativa.

«Mentre si proiettava l’opera, l’emozione era evidente sul viso del pubblico, ma risplendeva anche nei sorrisi degli ospiti del centro, che hanno potuto constatare come la loro opera e il loro impegno siano stati apprezzati in un luogo così lontano e da persone così diverse da coloro che quotidianamente sono al loro fianco.

Dopo il lungo applauso, è stata aperta la tavola rotonda, nella quale il regista, lo psicoterapeuta e gli utenti hanno spiegato quante e quali competenze sono state sviluppate negli anni per poter raggiungere questi risultati. La grandiosità del progetto emerge dalle fondamenta: laboratori manuali ed esperienziali che hanno fornito agli utenti le capacità per cucire vestiti, creare scenografie e avere consapevolezza di se e degli altri fino a poter recitare ed imprimere su pellicola un groviglio di emozioni».

Alla base del successo, dunque, un lavoro di gruppo, al quale hanno partecipato, oltre a Sandra Di Cursi e al regista Mirko Di Lorenzo e al suo “aiuto” Emanuela Barbarello, altre figure del centro “Phoenix”, gestito dal coop “Nuova Luce”: l’educatrice Zaira Tripaldi e lo psicoterapeuta Nicola Simeone. Hanno assicurato, con entusiasmo, il supporto al progetto i responsabili del Dipartimento di Salute Mentale Maria Nacci e del Centro di Salute Mentale di Manduria Nunzio Bucci, nonchè il direttore generale della Asl, Stefano Rossi.











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