lunedì 25 novembre 2024


27/09/2019 09:02:09 - Provincia di Taranto - Attualità

Studenti in corteo per rivendicare la giustizia climatica ed ambientale

Questa mattina si terrà a Taranto, come in decine di città italiane e oltre 150 Paesi in tutto il mondo, il 3° Sciopero Globale per il Clima, al termine di una settimana di azioni e mobilitazioni.

Già le prime date del 15 marzo e del 24 maggio hanno visto milioni di giovani manifestare per le strade al grido di “giustizia climatica ed ambientale” e, questa volta, il movimento spontaneo Fridays For Future, ispirato dalla giovane ragazza svedese Greta Thunberg - che nei giorni scorsi ha pronunciato un accorato e duro appello  ai governi presenti al summit ONU di New York - cercherà di gridare ancora più forte in opposizione ai cambiamenti climatici.

Dagli ultimi rapporti IPCC emerge l’urgenza di contenere il riscaldamento globale entro +1.5°C. Per farlo bisognerà dimezzare le emissioni globali di CO2 entro il 2030 e azzerarle entro il 2050, come da accordo siglato a Parigi durante la COP24. Molti paesi, tuttavia, non hanno ancora messo in atto politiche adeguate al raggiungimento degli obiettivi, spesso facendo leva su iniziative di greenwashing per distogliere l’attenzione dalle cause reali dell’inquinamento e del surriscaldamento globale: un sistema di sviluppo industriale che mira all’arricchimento di pochi a scapito di vite umane ed ecosistemi.

La mobilitazione odierna sarà partecipata, oltre che dai giovani, anche da docenti e lavoratori che, riconoscendo l’importanza delle rivendicazioni del movimento, non possono più restare impassibili: è necessaria un’inversione di rotta, a partire dalle politiche per uno sviluppo sostenibile, fino ai piani di educazione di studenti e cittadini; urge un cambiamento radicale delle nostre abitudini e del sistema produttivo in meno di 10 anni o saremo costretti a vedere mutare il pianeta e la società per come la concepiamo oggi.

La lotta globale che diventa locale, a Taranto più che altrove: basti pensare che tra qualche anno potremmo essere una delle città sommerse dall’innalzamento del livello del mare.

L'acciaieria Arcelor-Mittal (ex Ilva) è un Climate Monster, rappresentando il maggiore produttore di CO2 in Italia, come dimostrato dall'ultimo dossier di Peacelink Taranto: l'Ilva emette 166 kg di CO2 per ogni italiano.

Le associazioni, i comitati e gli attivisti si concentreranno dietro lo striscione “Taranto senza Ilva”.

Il tempo è scaduto, bisogna agire subito con misure concrete!











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