Un ulteriore segno dell'impegno che Anmil - attraverso varie iniziative quali convegni a tema, mostre fotografiche, concorsi nelle scuole - profonde nella divulgazione di tematiche attinenti i rischi che derivano ai lavoratori dall'esposizione ad amianto
Si è tenuta ieri mattina dinanzi al GUP presidente Rita Romano l’udienza del processo denominato “Spallanzani ter” nei confronti degli imputati di coloro che, per colpa ed in particolare per imprudenza, negligenza ed imperizia ed inosservanza delle norme sull'igiene del lavoro e segnatamente degli artt. 2087 c.c.; 246 – 261 d. Lvo 81/08, cagionavano il decesso di quattro lavoratori per mesotelioma pleurico, in quanto li esponevano al rischio amianto, non prevedendo l'assegnazione e l'uso di DPI, non formando né informando il lavoratore sul rischio amianto, pur adibendolo a lavorazioni che lo esponevano a polveri di amianto e fumi.
L'ANMIL, insieme a Ona onlus, Contramianto e Regione Puglia, è stata ammessa come parte civile nel processo. Con un'articolata ordinanza il GUP Romano ha motivato il rigetto della richiesta di esclusione formulata dalle Difese degli imputati.
Il processo è stato rinviato all'udienza del 21/01/2020 per la citazione dei terzi Responsabili civili, Presidenza del Consiglio dei Ministri e MISE (Ministero sviluppo Economico) L'Anmil, costituita parte civile con l’avv. Maria Luigia Tritto del Foro di Taranto, era presente in aula insieme al presidente territoriale provinciale Emidio Deandri che, nel ribadire l'impegno dell’associazione in favore di tutte le Vittime del Lavoro, si è detto particolarmente soddisfatto di questo ulteriore risultato in favore dell’associazione già presente come costituita parte cive nel processi “Spallanzani + altri” e Spallanzani bis”.
Un ulteriore segno dell'impegno che Anmil - attraverso varie iniziative quali convegni a tema, mostre fotografiche, concorsi nelle scuole - profonde nella divulgazione di tematiche attinenti i rischi che derivano ai lavoratori dall'esposizione ad amianto, utilizzato ampiamente in moltissime realtà industriali e non del nostro territorio e le patologie asbesto – correlate.