L’anziano fabbro ginosino Nicola Di Franco, anch’egli invalido del lavoro, ha realizzato il monumento donandolo all’ANMIL territoriale di Taranto
Da ieri (domenica) nella centralissima piazza Nusco di Ginosa c’è un semplice monumento dedicato alle Vittime degli Incidenti sul Lavoro: a chi è uscito di casa per andare a lavorare e non è più tornato, ai tanti che sono tornati invalidi, senza un braccio o una gamba, con la loro vita e quella delle famiglie cambiata per sempre.
Proprio come quella dell’anziano fabbro ginosino Nicola Di Franco, anch’egli invalido del lavoro, che ha realizzato il monumento donandolo all’ANMIL territoriale di Taranto (Associazione Nazionale fra lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) che l’ha offerto al Comune di Ginosa.
L’inaugurazione è avvenuta dell’ambito della 69ª edizione della Giornata per le Vittime degli Incidenti sul lavoro che, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’ANMIL celebra ogni anno in tutta Italia.
A Ginosa con Emidio Deandri, presidente territoriale ANMIL Taranto, in rappresentanza delle Amministrazioni comunali vi hanno partecipato Vito Parisi, sindaco di Ginosa, Gianfranco Lopane, sindaco di Laterza, Antonio Minó, sindaco di Avetrana, Maria Rosaria Guglielmi, assessore comunale di Massafra, Emanuele Di Todaro, consigliere comunale di Taranto, e Ivan Orlando, consigliere comunale di Statte.
Dopo la benedizione, il monumento è stato inaugurato da Vito Parisi, sindaco di Ginosa, Emidio Deandri, presidente Territoriale ANMIL Taranto, e l’autore Nicola Di Franco; insieme hanno poi deposto una corona di alloro.
Un commosso Vito Parisi, Sindaco di Ginosa, ha sottolineato l’alto valore simbolico del monumento e della sua ubicazione: «abbiamo voluto posizionare questo artistico manufatto dedicato alle Vittime degli Incidenti sul Lavoro qui, nella centralissima in piazza Nusco, perché proprio da questa piazza ogni mattina partono tanti ginosini per andare a lavorare nel centro siderurgico o nei campi. Ringrazio il ginosino Nicola Di Franco per aver voluto donare il monumento alla nostra comunità, quale ricordo di chi è stato vittima di un incidente sul lavoro, e come monito per tutti noi a impegnarci ogni giorno perché queste disgrazie non accadano più».
Emidio Deandri ha sottolineato come «questo monumento non è solo per le vittime di incidenti sul lavoro, le cosidette “morti bianche” e tutti coloro che rimangono invalidi per tutta la vita, gli incidenti che finiscono sulle pagine dei giornali e nei telegiornali, ma è dedicato anche ai tantissimi lavoratori che, magari già in pensione, sono colpiti da malattie professionali iniziando così un lungo calvario negli ospedali; penso ai tanti casi di asbestosi per esposizione all’amianto e alle altre patologie causate dall’inalazione prolungata di sostanze tossiche».
I partecipanti hanno poi dato vita a un lungo corteo e, dopo aver deposto una corona di alloro anche al Monumento ai caduti di Guerra, si è recato nella chiesa San Martino Vescovo dove è stata officiata la Santa Messa.
Presso il teatro “Alcanicès” si è poi tenuta la cerimonia civile che ha rappresentato un importante momento di confronto sulla sicurezza sui luoghi del lavoro e la prevenzione degli incidenti, nonché sull’assistenza che – anche nelle sedi giudiziarie – l’ANMIL Taranto realizza a favore delle vittime di incidenti sul lavoro e, nei casi di decesso, a favore dei loro familiari.
L’evento si è sviluppato con gli interventi di Vito Parisi, sindaco di Ginosa, Emidio Deandri, presidente territoriale ANMIL Taranto, Guglielmo Leo, vicario INAIL Taranto, Giovanni Battafarano dell’associazione Lavoro&Welfare, Carmela Bonelli, vicedirettore Safety Focus, Doriano Castellano, medico specialista Medicina del Lavoro, Nunzio Leone, avvocato esperto in sicurezza, Federica Palmieri, tecnico della sicurezza, e Maria Luigia Tritto, avvocato consulente legale ANMIL Taranto.
Nella provincia di Taranto, confrontando i dati relativi al periodo gennaio-agosto di quest’anno con quelli del 2018, a fronte di un minimo aumento percentuale dello +0,2% degli incidenti denunciati all’INAIL (2.925 nel 2018 e 2.931 nel 2019), assistiamo a un notevole aumento percentuale, addirittura +14,7%, delle malattie professionali denunciate, passando dalle 749 del 2018 alle 859 del 2019.
«Purtroppo questo dimostra – ha stigmatizzato nel convegno Emidio Deandri – quello che noi dell’ANMIL denunciamo da tempo: molte malattie professionali, soprattutto quelle correlate all’inquinamento, penso all’asbestosi per l’esposizione all’amianto, hanno tempi di incubazione lunghissimi, quindi dobbiamo essere pronti a fronteggiare aumenti importanti nel prossimo futuro: noi dell’ANMIL siamo pronti .ad assistere i lavoratori anche in questo ambito».
La denuncia finale di Emidio Deandri «purtroppo il dato peggiore per il nostro territorio è quello relativo agli incidenti mortali: mentre in Italia diminuiscono (-3,9%) e in Puglia rimangono sostanzialmente invariati (43 nel 2018 e 44 nel 2019), a Taranto siamo passati dai 2 incidenti mortali denunciati in gennaio-agosto del 2018, ai 6 denunciati nello stesso periodo del 2019, ovvero un incremento percentuale del 300%!»