«Basterebbe una capillare analisi dei costi e benefici. Lasciamo che siano i numeri a decidere»
«Com’è possibile tentennare ancora sul destino di quel rottame di industria? Già basterebbe una capillare analisi dei costi e benefici. Lasciamo che siano i numeri a decidere. I guadagni dei bilanci economici industriali vanno intersecati con i costi pubblici degli ammortizzatori sociali, i costi pubblici ambientali (tassazioni europee) e costi pubblici sanitari(per es. esenzioni 048); correlandoli con i guadagni della produzione siderurgica a caldo, non ci sarebbero dubbi sul da farsi. IL NEMICO NON È MITTAL, MA UNO STATO CIECO...
Mittal sta denunciando quello che noi cittadini denunciamo da SEMPRE, è un azienda con 780.000.000 euro di debito annuo... Un rottame di azienda, altro che strategica.
Al netto di tutte queste evidenze, siamo così convinti che convenga ancora produrre 10.000.000 tonnellate di acciaio italiano piuttosto che acquistarle?
Alla fine dei conti è evidente che siamo di fronte ad un' azienda che costa più di quanto produce, tutt'altro che strategica, direi piuttosto che è solo frutto di una volontà politica e di chissà quali atri interessi sconosciuti a noi poveri mortali, non si spiegherebbero altrimenti queste valutazioni politiche approssimative.... Tanto pagano gli italiani, TUTTI!».
Candida Fasano