«Stanno esercitando una indebita pressione sul Governo italiano cercando di mettere Taranto a ferro e fuoco distruggendo lo stabilimento che hanno affittato e le aziende dell’indotto»
«Impediremo ad Arcelor Mittal di far fallire le imprese tarantine, pugliesi e italiane alle quali non stanno pagando i beni ed i servizi resi» afferma il governatore pugliese Michele Emiliano. «Stanno esercitando una indebita pressione sul Governo italiano cercando di mettere Taranto a ferro e fuoco distruggendo lo stabilimento che hanno affittato e le aziende dell’indotto.
Siamo pronti a chiedere a Mittal danni per decine di miliardi di euro se attraverso azioni illegali distruggeranno il tessuto produttivo tarantino.
Per aumentare la resistenza delle aziende dell’indotto e per non comprometterne la capacità produttiva, la Regione Puglia sta valutando le procedure necessarie per avviare l'istituzione di un fondo rotativo a disposizione delle aziende dell'indotto ex Ilva.
La Regione dovrà effettuare le prescritte notifiche alla Commissione europea in tema di aiuti di Stato.
A tal fine chiederó un incontro urgente con il Governo al fine di verificare la possibilità che lo Stato, nell'ambito del Fondo di Garanzia di Mediocredito centrale, attivi una garanzia a disposizione delle aziende dell'indotto Ilva.
L'incontro» conclude Michele Emiliano, «sarà utile anche per verificare se lo Stato possa esercitare la funzione di garante di ultima istanza rispetto ai piani di rientro che le aziende presenteranno alla Regione nel caso di attivazione del fondo rotativo».