Intanto l’associazione “Torre Ovo & Friends” promuove, per domani, un cleen up straordinario per pulire le spiagge della località turistica
Anche la torre costiera di Torre Ovo danneggiata dalla straordinaria mareggiata della settimana scorsa.
A segnalare i danni, pubblicando una serie di emblematiche fotografie, è l’associazione “Torre Ovo & Friends”.
«Serve un intervento serio prima che scompaia nelle onde dello Jonio...» l’auspicio di Viviana Baldari, presidente dell’associazione di volontariato “Torre Ovo & Friends”.
La torre d’avvistamento, edificata negli ultimi anni del 1400 come vedetta sullo Jonio per avvistare in tempo eventuali sbarchi di popolazioni ostili, da tempo porta i suoi … secoli mostrando non pochi “acciacchi” generati dagli agenti atmosferici. La mareggiata della settimana scorsa ha ulteriormente minato la solidità strutturale della torre.
L’associazione ha già lanciato un’altra iniziativa pro-Torre Ovo.
«La mareggiata straordinaria (mai visto nulla di simile) ha messo a ferro e fuoco una costa già martoriata dalle erosioni in avanzamento» prende atto Viviana Baldari. «L’associazione “Torre Ovo e Friends” chiaramente non può essere immobile.
Ci rivolgiamo a chiunque intenda collaborare con noi per un cleen up straordinario delle nostre spiagge: lo abbiamo programmato per sabato, con ritrovo alla rotonda di Torre Ovo alle ore 9.
Contiamo di iniziare a liberare la spiaggia da tutto il materiale che ha rilasciato la terribile tempesta. Vorremmo formare un gruppo folto di gente che intenda contribuire all’azione di pulizia: ognuno con il tempo che ha a disposizione, ma è importante contribuire tutti insieme a questa nobilissima causa.
Chiaramente non intendiamo sostituirci a chi dovrebbe per competenza eseguire i lavori di bonifica, ma metterci del nostro per un patrimonio come il nostro mare è veramente un grande gesto che ci farà onore. Oggi purtroppo le calamità naturali risultano molto più frequenti e tutti noi dovremmo essere più vigili per non farci trovare impreparati ad uno scenario che ahimè ritorna spesso».