I funerali sono stati celebrati venerdì
Sono state celebrate dall’arcivescovo di Lecce Monsignor Michele Seccia, nella chiesa di Sant’Antonio a Fulgenzio, venerdì scorso, le esequie di Padre Rosario De Paolis (al secolo Carmine Giuseppe De Paolis), da tempo ammalato, nato al cielo nel giorno di Natale, quasi come se nel disegno divino gli fosse riservato questo premio finale.
“Figlio mio” era la sua espressione tipica di accoglienza e di padre misericordioso.
Durante ogni incontro con lui si poteva respirare benissimo la sua santità e, al termine, ogni cuore, anche il più irrequieto, trovava pace.
Padre Rosario è stato prima di tutto un uomo. Un uomo di cultura che racchiudeva in sé i quattro pilastri della Pace: Verità, Giustizia, Amore, Libertà. Un uomo religioso che ha incarnato in sé e testimoniato quotidianamente la vocazione francescana e sacerdotale cui era chiamato. Un uomo di Dio, semplice, santo.
Chi andava a Fulgenzio lo trovava lì, immancabile sentinella dei Monaci (come viene chiamata a Lecce la comunità dei frati francescani). Era una presenza costante e assidua, dal fascino inconsueto. Padre Rosario De Paolis ci ha lasciati all’età di 81 anni, ma il suo ricordo non lascerà nessuno di quelli che lo hanno conosciuto. Padre Rosario custodiva con cura migliaia di preziosi volumi della biblioteca Roberto Caracciolo (intitolata al grande predicatore, autore dei sermoni quaresimali, che fu anche vescovo di Lecce), un luogo della cultura e della storia che il frate francescano amava e rappresentava in modo mirabile.
Padre Rosario era un sacerdote e confessore dai grandi carismi. Era impegnato a dare conforto alle sofferenze umane e a contrastare con i sacramenti le insidie diaboliche a cui venivano esposte le anime dei fedeli.
L’arcivescovo Michele Seccia insieme con il clero e con l’intero popolo di Dio che è in Lecce “invocano il Signore della vita per la sua anima benedetta e si stringono nella preghiera al Ministro provinciale Padre Paolo Quaranta e a tutti i suoi confratelli” nella memoria di un uomo buono e santo.
Per oltre vent’anni nella Fraternità dei Frati Minori ‘Santa Maria Assunta’ in Fulgenzio e con diversi ruoli anche nel Governo nella Provincia salentina dei Frati minori, uomo di grande saggezza e discepolo fedele di Francesco d’Assisi, nel ventennio leccese Padre Rosario De Paolis ha contribuito al rilancio delle opere culturali annesse al convento: dalla Biblioteca “Caracciolo” alla Pinacoteca di arte francescana; dall’Auditorium Antonianum al Museo di storia naturale e di cultura cinese.
Nel 2005 era diventato superiore a Sava, città della quale era stato nominato “cittadino onorario” il 24 novembre 2018 dall’Amministrazione comunale per “aver contribuito in maniera determinante alla crescita, umana e culturale, del paese
Ma la sua opera più grande è stata quella spirituale: la missione, nascosta e silenziosa, di direttore spirituale e di confessore. Un servizio continuo e costante grazie al quale giovani e adulti hanno ritrovato la via del Signore Nostro Gesù Cristo.