La Cisl Funzione Pubblica richiede l’attivazione di misure anti aggressioni
«Il fenomeno della violenza nei confronti del personale sanitario, tristemente noto, nell’ultimo periodo ha registrato un sensibile aumento di casi denunciati.
La CISL FP ritiene che il problema non sia valutato con l’attenzione che merita, malgrado sia un fenomeno endemico, che si manifesta in tutti gli ambiti sanitari anche della provincia tarantina.
È di tutta evidenza, che un’Azienda vocata al benessere fisico, psichico e sociale dei cittadini, non puó essere dispensata dal garantire questo ai propri dipendenti.
Per questo la CISL FP ritiene di avviare da subito un tavolo specifico con la ASL TA per spingere sull'attuazione di modelli organizzativi univoci in Azienda, partendo dai punti che di norma sono più esposti: pronto soccorso, 118 e Punti di Primo Intervento, dal reparto e servizi di psichiatria.
Non è più trascurabile l’elaborazione di programmi di prevenzione della violenza, di una formazione mirata del personale per la gestione di situazioni critiche, la promulgazione di una politica di tolleranza zero verso atti di violenza, l’incoraggiamento del personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e facilitando il coordinamento con le autorità di pubblica sicurezza.
Allo stesso tempo la CISL FP ritiene prioritario l’attivazione del servizio di vigilanza all'interno degli ambiti maggiormente sensibili».
Il Responsabile Sanità
Giuseppe Lacorte