«Il primo periodo non è stato facile. Sono fiero di rappresentare una squadra che ha l’obiettivo unico del bene comune»
«Mi corre l’obbligo chiarire la mia vicenda riguardo l’eventuale dimissioni da sindaco. Premetto che nel primo periodo di legislatura non è stato facile. Mi sono trovato subito ad affrontare parcelle del piano regolatore del lontano 1980 per circa 200 mila euro,residuo del famigerato semaforo di Torre Ovo per 70mila euro, centinaia di mila euro per parcelle legali,per arrivare nell’ultimo periodo all’esproprio non pagato del parco archeologico di Monacizzo per 40 mila euro, 25 mila euro per micro nido e decine di opere pubbliche ancora da rendicontare con concrete possibilità di restituire parte delle somme ricevute,somme pagate dalle economie correnti, tradotto,somme che servirebbero per strade, illuminazione, ecc ecc. Inoltre, ho trovato un contratto per 29 anni per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, per cui ancora oggi ci rende difficile l’adeguamento di risparmio energetico, ho ricevuto esposti per l’acquisto della macchina elettrica, per aver tentato di pulire il boschetto di Torre Ovo, ricorsi per l’assunzione del tecnico responsabile ufficio tecnico, ecc ecc.
Il Comune paga quasi 400 mila euro all’anno di rata mutuo, noi non abbiamo ad oggi fatto nessun mutuo, abbiamo prodotto progetti a fondo perduto per 70 mila per ristrutturazioni palazzetto, due da 50 mila per lavori alle scuole, passerella disabili a Torre Ovo, un milione 250 mila euro per rigenerazione urbana, 600 mila raccolta prime piogge trullo di mare , 200 mila distretto del commercio, 250 mila adeguamento casa comunale, inoltre abbiamo presentato tanti altri progetti che nei prossimi giorni sapremo il risultato. Detto ciò, per chi mi conosce sa che il mio impegno sarà portato al termine, sono fiero di rappresentare una squadra che ha l’obiettivo unico del bene comune.
Vi assicuro che il futuro candidato sindaco sarà scelto nel gruppo e avrà il compito di portare avanti un progetto che è partito dal nostro compianto Mimino Lacaita, nostro maestro di vita, proseguito da Peppo Turco e dal sottoscritto: senza ombra di dubbio, abbiamo lasciato il Comune meglio di come lo abbiamo trovato. Chiaramente le cifre sono approssimative.
Michele Schifone