domenica 24 novembre 2024


19/03/2020 12:26:32 - Provincia di Taranto - Attualitą

Lo prevede il decreto-legge Cura Italia per tutti i braccianti che hanno prestato almeno 50 giornate di attività nell’anno 2019. Richiesta telematica tramite Inps

Un’indennità di 600 euro agli operai agricoli. Il decreto-legge Cura Italia dispone l’assegnazione di questa somma a tutti quei braccianti che hanno prestato almeno cinquanta giornate di lavoro in agricoltura nell’anno passato, il 2019.

L’indennità corrisponderà al mese di marzo, rappresentando, come predisposto anche per altre categorie, una sorta di risarcimento per un lasso di tempo che finora è stato completamente improduttivo, non solo per il settore agricolo, ma in generale per tutta l’economia italiana a causa dell’emergenza da Covid-19.

A darne notizia è Antonio Trenta, segretario generale territoriale della Uila-Uil di Taranto.

Per accedere all’indennità, basterà trasmettere apposita domanda all’Inps, esclusivamente per via telematica, nei termini che saranno stabiliti nei prossimi giorni dall’Istituto di Previdenza attraverso una apposita circolare in via di definizione in queste ore.

“Si tratta - dichiara Antonio Trenta - di una previsione importante. Vogliamo però precisare che l’anticipata prestazione della domanda, anche nel momento in cui dovesse esserci l’apertura delle procedure, non costituirà in alcun modo priorità di accesso alla prestazione. Unico requisito previsto dal decreto è, appunto, quello di aver lavorato almeno cinquanta giorni nel 2019”.

Proprio in virtù della modalità di accesso a questo indennizzo, Trenta apprezza l’attenzione del Cura-Italia verso i lavoratori agricoli: “Il provvedimento dimostra la piena consapevolezza della tipologia di mansione svolta dai braccianti. In primis, si riconosce che non siamo di fronte ad un’occupazione stabile e continuativa, e poi che l’impiego di manodopera in agricoltura è ancora lasciato troppo scoperto dalle tutele che interessano altri settori, per i quali in questo particolare e drammatico momento di difficoltà, su tutti i fronti, si sta ricorrendo a forme diverse di ammortizzatori sociali, quali la cassa integrazione, o alla malattia. E’ per questo - conclude il sindacalista - che una volta che avremo superato l’emergenza sanitaria, dovremo riprendere tutti quei discorsi rimasti in sospeso ai tavoli ministeriali e governativi, dove c’è da dire che finora siamo comunque riusciti ad ottenere più di qualche conquista”.

Il segretario della Uila-Uil si riferisce anche all’indennità di disoccupazione agricola e alla concessione di assegni famigliari, i cui termini di presentazione, tra l’altro, proprio a causa del Coronavirus, sono slittati dal 31 marzo al primo giugno.

Per ulteriori informazioni, sull’indennità di 600 euro prevista dal governo, i lavoratori agricoli interessati possono contattare le sedi comunali del sindacato, che continueranno ad offrire l’assistenza necessaria anche su tutte le altre misure previste dal decreto Cura Italia.











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